Legname di Vaia per la palazzina Unifarco
SANTA GIUSTINA
Unifarco inaugura la nuova palazzina dopo poco più di un anno di lavori. Un edificio costruito nel complesso di via Cal Longa all’insegna della sostenibilità ambientale, riducendo al massimo gli impatti e con un rivestimento esterno realizzato utilizzando gli abeti schiantati nell’ottobre di due anni fa dalla tempesta Vaia.
La classe energetica è la A4, la più alta prevista dalla legge in vigore, essendo un immobile la cui realizzazione ha seguito tutti i dettami della bioedilizia. Una caratteristica che, rispetto ad un edificio tradizionale, porta ad una riduzione annuale di 50 tonnellate di anidride carbonica immesse nell’ambiente. La costruzione ha una superfiecie complessiva di duemila metri quadrati.
Per il rivestimento Unifarco ha recuperato 120 metri cubi di materiale: un’azione che, oltre ad un contenuto altamente simbolico, offre la dimostrazione dell’attenzione da parte dell’azienda alla salvaguardia del territorio. Unifarco è la prima azienda della provincia di Belluno ad avere riutilizzato in campo edilizio il legname di Vaia.
Anche l’impianto elettrico e tutti i corpi illuminanti contribuiscono a limitare gli sprechi: parte dell’energia elettrica utilizzata è fornita dall’impianto fotovoltaico presente sulla pensilina esterna dell’area adibita a mensa, mentre la tecnologia a led adottata in tutta la struttura favorisce il risparmio energetico.
Ma non è finita qui: oltre all’utilizzo del legname di Vaia concorrono all’eco-sostenibilità complessiva della struttura diverse altre misure, a partire dalla coibentazione delle pareti perimetrali attraverso il tamponamento della struttura, con l’impiego di legname certificato Pefc. Si prosegue con l’utilizzo di intonaco fonoassorbente per i soffitti – con una capacità di assorbire i suoni pari a tre volte quella di un prodotto tradizionale – e, relativamente alle risorse idriche, con il recupero dell’acqua piovana anche per l’irrigazione del verde.
Non bisogna infine dimenticare che i luoghi di lavoro oggi devono tenere in debito conto della situazione particolare che ci si è trovati e ci si trova a vivere in epoca di pandemia. Ecco perché la progettazione dell’impianto di ventilazione, climatizzazione e condizionamento è stata pensata seguendo le recenti disposizioni in materia di contrasto alla diffusione del coronavirus, garantendo un’ottimale purificazione dell’aria, in termini di flusso e di portata, all’interno di tutti i locali.
«Siamo orgogliosi della nostra nuova palazzina che simboleggia pienamente il dna di Unifarco: ricerca – attraverso l’uso degli impianti più moderni presenti sul mercato; attaccamento alle nostre origini e al territorio – grazie all’utilizzo degli abeti post Vaia, per non farci mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo; e sicurezza, per consentire ai nostri dipendenti di lavorare in un ambiente salubre e piacevole», ha commentato Massimo Slaviero, amministratore delegato dell’azienda specializzata in prodotti dedicati alla salute e alla belleza che vengono commercializzati in oltre cinquemila farmacie sparse in tutta Europa. —
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