Lele Mora "bandito" dalla Perla delle Dolomiti, il sindaco: «Tuteleremo il nome di Cortina»

Il noto manager "e il suo circo" _ così dice il primo cittadino Andrea Franceschi _ non sono più graditi nella conca ampezzana. Fronte compatto contro la festa di Capodanno che Mora starebbe organizzando all'hotel Savoia di San Vito
Lele Mora ad un incontro pubblico a Cortina
Lele Mora ad un incontro pubblico a Cortina
CORTINA. Lele Mora a Cortina non lo vogliono.
pubblicata sul Corriere delle Alpi ha fatto il giro d'Italia: su internet si rincorrono i commenti. Oggetto del contendere, la presunta festa di Capodanno che il noto manager dovrebbe organizzare nella conca ampezzana, per la quale è già partito il tam tam su Facebook.


Il primo a ribadire che il manager non è ben accetto è il sindaco Andrea Franceschi che sta pensando di intraprendere azioni legali per tutelare il nome di Cortina. Una giornata intensa per Franceschi che ha ricevuto telefonate da giornalisti di tutte le testate che lo hanno intervistato sulla sua scelta di opporsi al manager.


Ma Franceschi non si lascia intimorire. Il sindaco rincara la dose e sottolinea che Mora, a Cortina è meglio non si faccia più vedere. A maggior ragione considerando che 12 mesi fa, Mora era stato multato e allontanato per l'abuso edilizio realizzato in pieno centro.


Per prima cosa, Franceschi ha scritto personalmente una lettera al Commendator Galbiati, gestore dell'Hotel Savoia di San Vito, con la quale ha chiesto chiarimenti sulla collaborazione tra il Savoia e Mora che viene pubblicizzata via internet. «Se fosse vero», scrive Franceschi a Galbiati, «che all'hotel Savoia si terrà la cena con Lele Mora stigmatizzo la scelta che ritengo dannosa per l'hotel Savoia e per Cortina».


E' difficile per il sindaco capire come all'interno dello stesso albergo si possano svolgere a distanza di pochi giorni un evento con personaggi che definisce «trash» e una serata elegante come quella organizzata dal Festival Dino Ciani.


«Cortina deve puntare ad un turismo di qualità», dice Franceschi, «e gli imprenditori locali e non, devono capire che non ci si può svendere a chi rovina l'immagine della nostra comunità». Ma dalla sua la direttrice dell'albergo Rosanna Conti smentisce: «Non abbiamo nessuna prenotazione a nome Lele Mora». Intanto nella prossima seduta di giunta, il sindaco proporrà di intraprendere un'azione legale «per l'utilizzo improprio del marchio di Cortina associato ad un evento che si svolgerà in buona parte fuori dai confini comunali e con personaggi distanti dal nostro target».


Infine Franceschi «chiederà alle forze dell'ordine una forte azione di controllo e repressione di ogni comportamento strano e non in linea con quello che il sistema Cortina sta cercando di offrire alla propria clientela».


Una conclusione che dice tutto: «Mora e il suo circo», ribadisce Franceschi, «che frequentano la nostra zona da oramai 10 anni, a Cortina sono persone non più gradite. Dovrei usare un'espressione più colorita, ma il rispetto per la carica che ricopro mi impone di mordermi la lingua».


E per la prima volta sono tutti d'accordo, maggioranza e minoranza: nessuno gradisce che Mora usi il nome di Cortina per propagandare le sue feste e che venga pure a farle. Ora è da vedere se Mora cambierà idea e magari andrà altrove.

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