L’Esculapio finanzia il restauro di una spada
FELTRE. L'arte finanzia sé stessa. I primi utili della mostra sulla statua di Esculapio – 1.600 euro – saranno reinvestiti per analizzare e restaurare un'antica spada del IX secolo a.C., risalente all'età del Bronzo, che verrà esposta il prossimo anno con ogni probabilità nella galleria Rizzarda. Ad annunciarlo è il consigliere con delega alla cultura Alessandro Del Bianco: «Abbiamo avviato ufficialmente i contatti con la Soprintendenza. È un reperto che non ha eguali in provincia, estremamente raro e con una grande importanza, tanto che in giro per l'Europa non sono tantissimi gli oggetti databili a quel periodo».
La spada lunga circa 70 centimetri, in rame, è stata trovata nel 2012 sul greto del Piave all'altezza del Vincheto di Celarda, sostanzialmente integra, con il manico in parte lavorato e la lama che sembra avere i segni dell'utilizzo. Probabilmente si tratta di un dono a qualche divinità fluviale ed è un ritrovamento importante anche perché testimonia la frequentazione di questa zona un millennio prima di Cristo.
L'ha scoperta il dottor Domenico Grazioli. «Un reperto simile è stato rinvenuto sul Brenta e il museo di Bassano ha allestito un'esposizione apposita. Vorremmo fare lo stesso anche noi», dice il consigliere delegato alla cultura. «Un'arma di tre millenni fa non è cosa da tutti i giorni e restaurare un reperto con i proventi di un altro lo è ancora meno. Grazie quindi a tutti quelli che sono venuti a vedere l'Esculapio (nella sala Pia dell'ex chiesetta dell'Annunziata vicino al Duomo)», sottolinea Alessandro Del Bianco, che snocciola i numeri della mostra. In 55 ore di apertura, i visitatori sono stati 1.362, di cui 1.051 paganti e 311 gratuiti. Fa una media di 25 all'ora, a cui si aggiungono le oltre 200 persone nel giorno dell'inaugurazione. Tanti anche i cataloghi venduti, 108.
Superiori alle previsioni gli introiti, che erano stati stimati in mille euro e invece raggiunto quota 1.600. Ci sono poi 2 mila 071 euro risparmiati dalle associazioni che si sono unite per riportare a casa l'Esculapio, finanziando il restauro di tasca propria (in prima fila la Famiglia Feltrina, il Rotary, i due Lions club, la Fenice e il Fondaco). Questi soldi saranno reimpiegati per l'ulteriore promozione della mostra, che riaprirà in primavera (ora è visitabile su prenotazione).
Raffaele Scottini
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