L’Eurojam degli scout due pullman da Belluno

Da domenica il campo internazionale in Francia per un messaggio di pace I ragazzi entusiasti di partire: «Le nostre famiglie ci hanno appoggiato in tutto»

BELLUNO. Si sono preparati per mesi interi, già dall’anno scorso. Hanno organizzato tutto fino all’ultimo dettaglio, controllando e ricontrollando tende, materiale da campo e programmi. Poi, finalmente, ieri pomeriggio hanno riempito due pullman, caricato gli zaini, e si sono avviati verso la Normandia. In tutto sono circa una novantina di ragazzi e ragazze degli Scout d’Europa, tra i 12 e i 16 anni, che accompagnati dai loro capi nei prossimi giorni vivranno l’esperienza dell’Eurojam, il campo dell’Unione Internazionale delle Guide e degli Scout d’Europa, dal 3 al 10 agosto. A loro si aggregheranno i ragazzi di Follina, Trento e Pergine, poi tutti verso la Francia, fino a Saint - Evroult - Nôtre - Dame - du - Bois.

Lì, troveranno altri 10.000 guide e scout, della stessa federazione, da 18 Paesi. La Normandia, come sede del campo, non è stata scelta a caso: a 70 anni dallo sbarco degli alleati e nel centenario della Grande Guerra questo Eurojam vuole dare anche un messaggio di pace, in pieno spirito scout. Infatti il primo Jamboree (incontro mondiale scout) risale al 1920, voluto dal fondatore del movimento, lord Baden Powell, come primo segno concreto di impegno dello scautismo sul fronte della fraternità internazionale. Ma, prima di tutto, per i ragazzi sarà l’occasione vivere un’avventura unica: «Un’opportunità per educare i ragazzi a sentirsi parte di un’ampia comunità europea, ponendo le basi per un futuro di Europa realmente unita», spiega Laura Bof, commissario del distretto di Belluno della Fse. Contatti da mesi fra loro: «da gennaio ci scriviamo e ci sentiamo» commenta Lorenzo Hofer, caporiparto di Cavarzano: «ormai non vediamo l’ora di conoscerli. Abbiamo preparato attività da svolgere insieme e scambi culturali. Faremo delle serate insieme portando ognuno i canti del proprio Paese». Alla partenza, i ragazzi non vedevano l’ora di cominciare: «Sono un po' impaurita perché immagino un campo enorme» commenta una guida, Lorena, «ma soprattutto emozionatissima e ansiosa di arrivare. Mi aspetto di divertirmi insieme alla mia squadriglia e di vivere nuovi confronti con persone che non conosco. Sono curiosa di conoscere se ci sono modo diversi di vivere lo scoutismo». «Abbiamo cominciato dall’anno scorso, preparando i diversi aspetti della vita di campo, dal materiale alle costruzioni» aggiungono altre Giorgia e Laura. «Le nostre famiglie sono felici di questa esperienza, e ci hanno appoggiato in ogni momento. Ora non vediamo l’ora di usare la lingua, riuscire a comunicare, e incontrare persone straniere. Conosciamo già alcune ragazze con cui condivideremo l’avventura: sono squadriglie dalla Francia, Belgio Polonia».

L’organizzazione ha lavorato per tre anni a questo campo, ed ha pensato a tutto, nei minimi dettagli: al campo arriveranno 410 bus da tutta Europa, che porteranno 12.000 ragazzi. E i genitori? Alla partenza non potevano che essere un po’ emozionati, «le famiglie hanno appoggiato in pieno questo progetto» riprende Hofer, «anche perché hanno visto ogni fase della preparazione e l’impegno che ci abbiamo messo tutti, dai capi al più giovane dei ragazzi». Aggiornamenti costanti dal sito www.eventi.fse.it/eurojam2014/.

Michele Giacomel

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