Levataccia per vedere la cometa Lovejoy

CORTINA. Una volta si diceva: “morto un papa, se ne fa un altro…”. Sebbene non più di attualità, questo detto si può oggi adattare benissimo alle comete. Come Icaro, la supercometa Ison è morta in...

CORTINA. Una volta si diceva: “morto un papa, se ne fa un altro…”. Sebbene non più di attualità, questo detto si può oggi adattare benissimo alle comete. Come Icaro, la supercometa Ison è morta in diretta internet non appena si è avvicinata troppo al sole, che l’ha stritolata nella sua morsa gravitazionale e bruciata nella sua fornace ardente, sciogliendo in poche ore tutte le sue velleità di “cometa del secolo”. Ma, appunto, “morto un papa, se ne fa un altro”. E allora la cometa del Natale 2013 non sarà la tanto sbandierata Ison, ma la Lovejoy (Amore-Gioia), dal nome dell’astrofilo australiano (Terry Lovejoy), che l’ha scoperta il 9 settembre utilizzando un sistema di ricerca automatizzato da lui stesso concepito. A dire il vero la cometa doveva passare quasi inosservata, soffocata dalla preponderante personalità della sorella Ison, ma la cosa è andata diversamente. Lovejoy, invece, più prudentemente se n’è stata a distanza di sicurezza dal sole e, dopo il sacrificio cosmico di Ison, ne ha approfittato per balzare alla ribalta del mondo astronomico, ed ora anche di quello mediatico.Lovejoy sta dando spettacolo di sè in queste notti di inizio dicembre, mostrando una lunghissima coda che si estende per oltre 10 gradi in cielo (20 volte il diametro apparente della luna), con una chioma di color verde smeraldo che si può intravvedere già ad occhio nudo (sebbene a malapena, in quanto di 5^ magnitudine). La visione con un binocolo è però commovente: la Lovejoy appare stagliarsi come un missile, immersa nel cielo nero e pieno di stelle delle notti dolomitiche. L’associazione astronomica Cortina, per permettere a tuttigli interessati e i curiosi di ammirare questa cometa, organizza domattina alle 5.30 un appuntamento al passo Tre Croci (partenza pista di fondo).

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