L’ex assessore Quinz «Bisogna riaprirlo»

AURONZO. Vola Auronzo vola. Ma con la Lazio: non ci sono alternative. Anche gli altri albergatori fanno il tifo per la riapertura dell’hotel Auronzo, sapendo che con la squadra di serie A in paese, insieme alla curva Nord dello stadio Olimpico, gli affari andranno bene per tutti. Meglio: la stagione turistica sarà da scudetto e non da salvezza stiracchiata. La speranza è che l’offerta per un anno di gestione della Cooperativa 13 maggio, presentata al curatore giudiziario romano, venga accettata e si possano presto aprire i termosifoni dell’albergo. Se sarà così, salteranno i tappi un po’ in tutti i locali, diversamente saranno conti da carestia.
Ce n’è uno di albergatore, che ci mette la faccia, oltre che la fede: Andreas Quinz gestisce la Locanda al Lago di Misurina, ma ha fatto anche l’assessore allo Sport e, quindi, sa di cosa parla: «Bisogna che il Comune garantisca alla società capitolina che l’albergo principale del nostro territorio tornerà presto operativo e sarà in grado di ospitare il prossimo ritiro precampionato», avverte Quinz, «e in alternativa alla cooperativa, individui un gruppo d’imprenditori locali capace di risolvere una questione troppo importante, per poter essere sottovalutata o addirittura trascurata. Ognuno di noi pensa di avere il miglior albergo del mondo, ma nessuno è in grado di ospitare squadra e staff tecnico.E poi il palazzone giallo di via Roma ha un altro vantaggio innegabile: essere così vicino al campo sportivo Zandegiacomo».
La Lazio è sempre stata bene, sotto le Tre Cime, per non parlare dei suoi sostenitori. Ma un secondo posto in classifica e la prospettiva della Champions’ possono scatenare chissà quante altre località, magari capaci di offrire degli ingaggi. Il presidente Claudio Lotito è uno che sa come far tornare i conti e qui non si parla di parametro zero: «Dobbiamo convincerlo, con i fatti, a riportare i ragazzi ad Auronzo. Sappiamo di essere graditi anche alle famiglie che seguono abitualmente la squadra, e si tratta di gente che spende bei soldi in vacanza. Non ci sono altre scelte e ce lo dicono i numeri: il Torino a Sappada, piuttosto che la Fiorentina a Cortina non hanno portato altrettanti benefici. Ci vuole per forza la Lazio».
Gigi Sosso
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