L’ex caserma e il parco al Comune

BELLUNO. L'ennesimo gol, in zona Cesarini, dell'assessore Gamba. La tanto agognata risoluzione della vertenza sulla ex Caserma Piave è diventata realtà. Anche sulla carta. Ieri, infatti, davanti al notaio Palumbo, il Comune di Belluno e l'Agenzia del Demanio hanno sottoscritto l'atto di transazione della proprietà dell'ex Piave, ma anche del parco Città di Bologna e dell’ex Casa del Fascio di Castion. L'assessore all'Urbanistica non nasconde la sua enorme soddisfazione per la positiva e a lungo attesa soluzione di una questione che risale a più di un secolo fa.
Il Comune ha così ottenuto la restituzione di circa 31mila metri quadrati di terreno e l'acquisizione, a costo zero, di 33mila metri cubi di fabbricati, oltre ai 16mila metri quadrati del parco Città di Bologna con la strada circostante e l'ex GIL di Castion. Al Demanio andrà invece il terreno dove il ministero della Difesa ha edificato il poligono militare.
«Per uscire dall'emapasse», ricorda Gamba, «è stato necessario trovare intese tra diversi enti e istituzioni e giostrarsi tra le insidie della burocrazia. Ciò è stato possibile grazie allo sforzo congiunto di diverse persone che mi hanno aiutato e alle quali va il mio ringraziamento. Un grazie anche agli uffici comunali, in particolare al dirigente Carlo Erranti, al responsabile del Servizio Urbanistica Giuseppe Casagrande e all'architetto Katia Piccin. La dimostrazione che il lavoro di squadra paga».
Nell'area della Piave il Comune pensa ora di realizzare il nuovo ecocentro per la raccolta differenziata, con la creazione di un “polo ecologico provinciale”.
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