L’ex latteria, la scuola, via Gresal Orzes chiede più attenzione
BELLUNO. Una latteria decadente, una fermata dell’autobus in piena curva, una scuola in buone condizioni ma tristemente inutilizzata. Per non parlare di via Gresal. Una strada che i residenti da anni chiedono di sistemare, ma quello che è stato fatto non è sufficiente. E, per di più, i terreni ceduti dai proprietari per realizzare un pezzo di allargamento non sono ancora stati riaccatastati: i cittadini ci pagano ancora le tasse, nonostante quelle porzioni di prato siano diventate una strada, comunale.
Sono alcune delle criticità nella zona di Orzes. Il consigliere di minoranza Franco Roccon ha preparato un’interrogazione per chiedere lumi sulla questione degli espropri in via Gresal, un ex consigliere, di maggioranza, Guido Comel, ci ha provato per cinque anni a risolvere alcuni dei problemi della frazione in cui vive. Il nostro viaggio con lui inizia in località Casoni, all’incrocio che porta nel cuore di Orzes. La fermata dell’autobus e delle corriere è in piena curva. Appena dietro c’è uno spazio sterrato: «Perché non pensare di allestire una piazzola di sosta per i mezzi pubblici all’interno di quell’area protetta e costruire una stradina per la reimmissione della corriera sulla strada principale?», si chiede Comel.
Entrando nel cuore di Orzes si arriva alla ex latteria. Uno stabile decadente, che sarebbe bello recuperare. C’erano state alcune proposte per acquistarla, in passato, ma non si sono concretizzate.
Fatte poche centinaia di metri ecco la scuola elementare della frazione. Ormai ex, perché non viene più utilizzata per questo scopo. «Andrebbe bene come sede per alcune associazioni, ma non ci sta nessuno», spiega Comel. Che osserva lo stabile, in buone condizioni va detto, e allarga virtualmente le braccia.
Dalla scuola si arriva in via Gresal. La strada che serve a Orzes per proiettarsi verso Sedico e le Roe. «È frequentatissima», continua l’ex consigliere comunale. «Un primo tratto in comune di Belluno è stato sistemato, qualche anno fa, ma restano ancora circa 500 metri da allargare. Esiste un progetto che riguarda circa duecento metri di strada, per la parte rimanente, invece, non c’è nulla».
La carreggiata è in pessime condizioni. Oltre ad essere stretta, ai margini (dove ci sono i prati) l’acqua e il passaggio delle auto hanno creato delle buche profonde. «Già con un po’ di sabbia si potrebbe almeno risolvere il problema delle buche», spiega Comel. «Ma questa strada va allargata. Mi ero impegnato a contattare tutti i proprietari dei terreni, che sono disposti a cedere la parte del terreno necessaria per l’allargamento a titolo gratuito. Il sindaco aveva promesso che avrebbe fatto preparare un progetto: non se ne sa più nulla».
Il lato in comune di Sedico (la strada è al confine fra i due comuni) è stata sistemata. Manca la parte del capoluogo. Che, conclude Comel, non può più attendere.
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