L’ex San Marco ora piace anche ad una finanziaria

Lentiai. Svolta sul caso del depuratore: il progetto della sua realizzazione sfuma se la proprietà e gli investitori si accordano. Con tanto di benedizione del Comune
Di Valentina Damin

LENTIAI. Un progetto alternativo al depuratore.

C'è una proposta concreta fatta al municipio lentiaiese da una finanziaria italiana per l'acquisizione di tutta l'area San Marco, sia coperta che scoperta per la creazione di un’area con destinazione d’uso commerciale.

«Poche settimane fa», spiegano dall’amministrazione comunale, «in municipio sono arrivati i rappresentanti legali di una finanziaria che è intenzionata ad acquisire l'intera area di proprietà della San Marco e ormai dismessa da anni. Chiaramente questo è un affare tra privati perché loro già avevano contattato anticipatamente gli Orlandi, proprietari dell’area dove sorgeva l’industria, e dopo aver ottenuto il consenso all'operazione, si sono presentati in municipio per sondare la fattibilità di un insediamento in loco di tipo commerciale».

L’ex San Marco negli ultimi mesi è stata sotto i riflettori per la questione depuratore, oggetto di un progetto redatto dal Cipa e che se l’accordo tra la finanziaria e i proprietari dell’area andasse in porto, cadrebbe.

Come confermato dal municipio lentiaiese.

«A marzo», spiega il sindaco, «è scaduto l'atto preliminare di contratto di affitto tra la famiglia Orlandi, proprietaria dell’area, e il Cipa. Atto che tra l’altro non è più stato rinnovato. Segno evidente del disinteresse della ex San Marco alla cessione del depuratore stesso».

I contatti di questa finanziaria sono messi nero su bianco sui documenti presentati in municipio.

«C'è un atto formale in cui si chiede di essere messi nelle condizioni di poter procedere con il proprio progetto», spiegano gli amministratori, «e la domanda è stata fatta proprio al sindaco in persona. È vero che queste sono tutte trattative tra privati, però devono chiedere il permesso al sindaco per poter fare determinate azioni sul e con il territorio ed è per questo che abbiamo aperto un tavolo di confronto».

La notizia di questo nuovo soggetto interessato alla zona, dismessa da anni, è arrivata dopo numerosi incontri sia con la proprietà che con l’amministrazione.

«L'area interessata è vastissima», spiegano gli amministratori, «e comprende sia i capannoni che l’area scoperta. Va da sè che il depuratore deve essere completamente smantellato e dimenticato, così come il progetto del Cipa che non abbiamo mai voluto. Nei primi incontri tra il sindaco e questo gruppo manageriale il sindaco si è premurato di avere garanzie sia sulla valenza sociale del progetto che della salvaguardia assoluta di tutte le attività esistenti nel territorio di Lentiai e l'incremento delle stesse».

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