L’ex scuola di Bastia come ostello per sportivi
È la destinazione sperimentale decisa dal Comune che vuole aprirla anche ai kite-surfer
ALPAGO . Da ostello a struttura ricettiva turistico-sportiva. La nuova destinazione d’uso della struttura che si trova a Bastia, che fu scuola elementare frazionale negli anni 80, è stata decisa dall’amministrazione comunale di Alpago che ha dato il via a un periodo di sperimentazione in collaborazione con la Proloco di Puos che la gestirà fino alla fine della stagione estiva come luogo di pernottamento. «L’esperimento sembra funzionare», sostiene l’assessore al turismo Federico Costa, «da metà luglio sono state ospitate una ventina di persone per ciascun fine settimana e da qui a settembre è praticamente tutto prenotato».
I gruppi sportivi giovanili in allenamento e sono tra i maggiori frequentatori dell’ex-ostello «e questo è il principale target a cui si rivolge l’offerta», precisa Costa, che pensa di allargare la proposta anche ai molti kite-surfer mordi e fuggi che nei week-end frequentano il lago di Santa Croce. Il possibile bacino di utenza riflette infatti la vocazione sportiva della conca dove si possono praticare tutti gli sport nel raggio di pochi chilometri e dove tra squadre giovanili in ritiro e manifestazioni sportive di ogni genere l’afflusso di associazioni e giovani è in continuo aumento. All’interno ci sono solo i letti e i bagni e non viene fornito il servizio di cucina o la colazione. Giusto il pernottamento. «A fine stagione tireremo le somme e decideremo se proseguire», annuncia l’assessore. All’interno una sistemazione spartana ma efficace: una ventina i letti, alcuni a castello, al momento al costo contenuto di 9 euro a notte. «Abbiamo riaperto la struttura in chiave turistica alla fine di un iter burocratico iniziato diversi anni fa con il passaggio della scuola a ostello e conseguente vincolo decennale della struttura ricettiva in quella veste», spiega il vicesindaco Vanessa De Francesch, «quindi abbiamo pensato di convertirla a questo scopo dopo un iter burocratico piuttosto lungo e osservando alcune procedure e aggiornamenti che mancavano per completare questo passaggio».
(e.f.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video