L’export è positivo ma resta il problema occupazionale

BELLUNO. Sulla spinta dell’export si attenuano nel terzo trimestre 2014 le difficoltà per il manifatturiero bellunese. A dirlo l’indagine trimestrale della Camera di Commercio provinciale. Nel...

BELLUNO. Sulla spinta dell’export si attenuano nel terzo trimestre 2014 le difficoltà per il manifatturiero bellunese. A dirlo l’indagine trimestrale della Camera di Commercio provinciale.

Nel periodo luglio-settembre l’indice della produzione industriale ha registrato una crescita incoraggiante (+4,0%), facendo meglio del Veneto (+1%). Si tratta del risultato migliore tra le sette province venete. Nel periodo in esame anche la media regionale - già positiva (+1,2) nel secondo rilevamento dell’anno - si è confermata in crescita, sia pure in misura più contenuta (+1%). Il dato di sintesi provinciale è influenzato dalle performance delle imprese più strutturate (+6,5%) che colmano i riscontri negativi delle aziende minori (a -0,7% quelle con meno di 10 addetti e a -1,1% quelle con un numero di addetti compreso tra 10 e 49).

Dopo la consistente battuta d’arresto registrata nel trimestre precedente (–2,8%) sembra dunque riprendere fiato il manifatturiero locale in un contesto economico più favorevole ai settori export come la meccanica e l’occhialeria. Nelle imprese con più di 9 addetti l’utilizzo degli impianti ha toccato il 79% della piena capacità produttiva, 6 punti oltre la media veneta.

In crescita anche il fatturato che segna un +0.8%, risultato leggermente migliore rispetto a quello del Veneto (+0,5%). Per quanto riguarda invece gli ordini interni, ancora una volta Belluno (+1,2) ha fatto meglio della media veneta (+0,2), con le imprese fino a 9 addetti attestatesi al +3,7% e quelle con 10 o più dipendenti ferme al +0,5%. Questo risultato, il migliore in regione, conferma ancora una volta il grado di interazione del manifatturiero locale con i mercati esterni. Sulla spinta della ripresa del commercio internazionale, gli ordini totali hanno maturato una crescita tendenziale del 4,5%, ben al di sopra del dato veneto (+1%), con le imprese sopra i 10 addetti al +4,5% e le più piccole al +4,1%. Per le imprese bellunesi gli ordini acquisiti alla fine del terzo trimestre 2014 sono in grado di garantire in media una quarantina di giorni di produzione, in linea con il resto della regione.

L’occupazione si è confermata la vera spina nel fianco del manifatturiero nostrano: nella nostra provincia il calo dell’1,1%, che segue quello dello 0,9% rilevato nel secondo trimestre, evidenzia il persistere di una situazione altamente critica.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi