Lezioni di guida abusive: ora fioccano le multe

Polo bloccata sul fatto, prima che si svincolassero i doppi comandi. Verbale pure al conducente
Indagini congiunte di polizia provinciale e vigili urbani
Indagini congiunte di polizia provinciale e vigili urbani
 BELLUNO.
Lezioni di guida...abusive. 10mila euro di multa per una società di trasporto e noleggio auto che svolgeva anche attività di istruzioni di guida non avendo l'autorizzazione propria delle autoscuole: questo rischia una società in accomandita finita nelle maglie di polizia locale del Comune e polizia provinciale di Palazzo Piloni. Verbale di 398 euro anche per il «praticante».
 Mesi di indagini congiunte per gli operatori della polizia provinciale di Palazzo Piloni e per i vigili urbani del Comune che lunedì hanno fatto scattare il blitz in via dei Dendrofori: bloccata la Polo con a bordo praticante e presunto istruttore. Le indagini riguardano lezioni per la patente di guida a giovani che poi sostengono gli esami da privatisti. Il risparmio spinge a affidarsi a soggetti diversi dalle autoscuole (50% di prezzo), ma spesso «ci si trova in difficoltà» spiegano gli operatori.  In questo caso fioccano multe per tutti. Lunedì gli ufficiali di polizia giudiziaria hanno evitato che sull'auto fossero disattivati i doppi comandi, tipici di quelli montati sulle vetture in uso alle autoscuole e per l'esistenza dei quali bisogna avere le relative autorizzazioni, comprese quelle della casa costruttrice.  La Polo in questione «era anonima», non aveva contrassegni e sulla carta di circolazione (ritirata) non era indicata la modifica relativa ai doppi comandi (che consentono all'istruttore di intervenire).  I dettagli dell'operazione «Tazio» sono stati resi noti ieri in Provincia, dal presidente Bottacin col comandante della polizia provinciale Gianmaria Sommavilla, Loris Spada e gli agenti di polizia provinciale e i vigili urbani che han seguito le indagini. «Già in passato era stato individuato un soggetto che esercitava abusivamente la professione di istruttore di guida» ha spiegato Bottacin «sanzionato sia dai vigili urbani che dalla polizia provinciale. Tra l'altro ha anche perso il ricorso che fece. Senza contare che Belluno ha il più alto tasso di promossi tra i privatisti».  Ora il problema si è ripetuto. Tre casi in tre anni, spiegano in Provincia. «Abbiamo effettuato servizi mirati e appostamenti per tirare le fila di questa indagine» hanno continuato Sommavilla e Spada «anche 8 agenti in borghese per i sopralluoghi, poi alla fine siamo riusciti a bloccare l'auto: sapevamo che le lezioni venivano svolte di solito alla stessa ora e in una zona solita. Le norme prevedono che si multi il conducente, responsabile in solido con il presunto istruttore, e che si elevi la sanzione amministrativa al proprietario del veicolo, in questo caso la società». Dunque: 398 euro per il praticante al volante e istruttore, mentre alla ditta si contestano 10mila euro di sanzione. Indagini non finite: si valutano evasione fiscale e esercizio abusivo della professione: tutto girato a chi di competenza. E un messaggio ai giovani: «Andare all'autoscuola dà più garanzie». Non si direbbe, ma vale pure per le tasche. (cri.co.)

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