L’hotel Executive entra nella rete gestita da Stayin

Dopo Cortina, Roma e Valpolicella, la società di Franceschi e Tabacchi  si espande in città e cerca appartamenti per creare un’ospitalità diffusa

BELLUNO. Cortina, Roma, Padova, Valpolicella e ora anche Belluno. Da qualche settimana l’Hotel Europa Executive di via Vittorio Veneto è entrato nella rete del gruppo Stayin, società che ha due soci molto noti in provincia: l’ex sindaco di Cortina Andrea Franceschi e l’ex assessore al turismo di Belluno Valerio Tabacchi. L’Europa Executive rimane in mano alla proprietà che ha realizzato e portato l’hotel ad avere una reputazione eccellente, ma con una nuova gestione e un progetto molto più ampio.

Nel giro di poco più di tre anni, infatti, il gruppo Stayin è cresciuto in maniera esponenziale e attualmente conta tre alberghi in gestione a Cortina (Aquila, Olimpia e Piccolo Pocol), più uno in consulenza (Al Larin) e circa cinquanta alloggi, per un totale di 600 posti letto solo a Cortina. A Roma Stayin gestisce il Castello Orsini di Nerola, un cinque stelle realizzato nel castello che fu anche dei Borgia e che si trova nel borgo dove nacque l’imperatore Nerone. Sono invece in consulenza, per la parte della gestione commerciale, lo Sheraton di Padova e il borgo di Villa San Giorgio a Valpolicella con vista sul lago di Garda.

Ma è solo l’inizio: «Vogliamo arrivare a gestire una quarantina di alberghi nel giro dei prossimi due anni», dice Tabacchi, che spiega anche il progetto relativo a Belluno.

«Vogliamo replicare quanto fatto a Cortina e quindi, oltre a gestire l’Executive, intendiamo prendere in gestione una serie di appartamenti soprattutto in centro storico, da mettere in rete per un’ospitalità diffusa a Belluno. Stiamo lanciando una campagna pubblicitaria in questo senso, ma ne approfitto per lanciare un appello ai proprietari di appartamenti interessati a dare in gestione le loro proprietà a fini turistici».

Nell’hotel di via Vittorio Veneto c’è un nuovo direttore, ma il personale è rimasto lo stesso con una nuova assunzione in più.

«Se riusciremo a far partire l’ospitalità diffusa a Belluno», prosegue Tabacchi, «ci saranno ovviamente nuovi posti di lavoro e intendiamo coinvolgere altri fornitori di servizi, dal taxi al noleggio di biciclette passando per la ristorazione. È anche nostra intenzione collaborare con le altre strutture di accoglienza presenti in città, creando una rete di condivisione che possa portare benefici a tutti gli attori».

Allo stesso tempo, per Belluno può avere risvolti positivi entrare a far parte di un gruppo che gestisce l’accoglienza in alcune delle più importanti mete turistiche del Paese. Tabacchi ne è convinto: «Noi ci crediamo, pensiamo che Belluno abbia già numeri di tutto rispetto e possa legittimamente ambire a crescere. L’ho detto cinque anni fa, quand’ero assessore al turismo, perché i numeri che avevo erano basati su dati concreti, ma mi rendo conto che nella posizione di amministratore locale le mie parole potevano apparire come “sparate” ottimistiche. Gli investimenti che stiamo facendo in città e che vorremmo ampliare dimostrano quanto ci crediamo». Il progetto, dunque, è in divenire, ma ha già basi solide e Stayingroup sembra intenzionato a procedere con la determinazione che ha già mostrato a Cortina.

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