“Liberi dai veleni”, in 6500 firmano per i regolamenti
BELLUNO. Raccolte 6.500 firme per regolamentare l'uso dei prodotti fitosanitari nell’agricoltura bellunese. E l’approvazione di regolamenti dedicati da parte delle amministrazioni comunali di Belluno, Feltre e Pedavena. La campagna "Liberi dai veleni" archivia due importati successi ma non si ferma.
Anzi, rilancia: sollecitando le altre amministrazioni del territorio e le associazioni di categoria, proponendo incontri informativi e formativi. Il punto della situazione sulle iniziative messe in campo dalla campagna "Liberi dai veleni" che vede protagonista il Movimento Terra Bellunese insieme a 23 altre realtà del mondo cooperativistico e dell’associazionismo, è stato fatto ieri nel corso di una conferenza stampa a Belluno.
«I Comuni di Belluno, Feltre e Pedavena hanno approvato i propri regolamenti per l’uso di prodotti fitosanitari, sviluppando la bozza di regolamento stralcio inviata dal Movimento Terra Bellunese alle amministrazioni comunali delle provincia di Belluno» ha spiegato Chiara Buttignon.
«Il nostro lavoro è stato accompagnato anche dalla raccolta di 6500 firme (ma la raccolta sta continuando ndr), provenienti dal Bellunese ma anche da altri territori nei quali l’uso di prodotti fitosanitari in agricoltura costituisce una questione aperta come il Trentino e il Trevigiano».
Il regolamento proposto da "Liberi dai veleni" è incentrato sulla esclusione dei prodotti che rechino in etichetta le "indicazioni di pericolo" maggiormente dannose per la salute. «Ciò consente ampia libertà di azione agli agricoltori, purché facciano attenzione a sostituire i prodotti vietati con altri ad analoga azione disponibili sul mercato» ha affermato Laura Solinas. «Qualcosa, a proposito di regolamenti si sta muovendo anche a Ponte e in Alpago». «È fondamentale arrivare a un’unitarietà del Bellunese. Diversamente ogni sforzo sarà vano» così Guido Mattera.
«È un cammino di condivisione che deve coinvolgere non solo le amministrazioni locali ma anche i produttori, le associazioni di categoria, i consumatori. Siamo convinti che il biologico può essere reddito e lavoro e non solo benessere». «Il nostro lavoro va avanti per continuare la nostra opera di sensibilizzazione e informazione» ha affermato Giada Pislor. «Il 20 e il 27 gennaio saremo a Ponte, all’ex Casa Rossa: la prima serata vedrà protagonista il pediatra Giacomo Toffol, che parlerà degli effetti che sui più piccoli ha l'inquinamento ambientale, in particolare quello riconducibile ai trattamenti fitosanitari effettuati in ambito agricolo. Nella seconda, invece, proporremo "Cresceranno le siepi - Storie di contadini che amano la terra", il documentario del giornalista e videomaker trevigiano Dimitri Feltrin». (i.t.)
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