“Liberi e Uguali” candida Buzzo e Bacchetti
La sindaca di Santo Stefano di Cadore e il direttore dell’Isbrec sono nella rosa proposta dal provinciale, ma potrebbero aggiungersi altri nomi
ENRICO BACCHETTI SIVREC
BELLUNO. Sono Alessandra Buzzo ed Enrico Bacchetti i candidati più probabili di Liberi e Uguali per la provincia di Belluno. La sindaca di Santo Stefano di Cadore e il direttore dell’Isbrec fanno parte della prima rosa di nomi indicati dal partito provinciale all’assemblea regionale, ma non si esclude che nei prossimi giorni vengano aggiunti altri nomi.
Il percorso di avvicinamento alle candidature del partito guidato da Pietro Grasso è iniziato a metà dicembre (il 16 e il 17) con un’assemblea regionale all’interno della quale il bellunese ha presentato due documenti: quello di Paolo Perenzin, sindaco di Feltre, sulle difficoltà del vivere in montagna e quello del comitato Acqua Bene Comune sullo sfruttamento delle acque, ma non solo. Entrambi i documenti sono stati recepiti dall’assemblea e sono entrati nel programma elettorale di Liberi e Uguali.
Programma che è stato perfezionato domenica scorsa a Roma, in occasione di un’assemblea nazionale, dove sono state votate le linee programmatiche e sono stati lanciati alcuni degli slogan. In quella sede sono stati stabiliti anche i criteri per l’individuazione dei candidati alle elezioni del 4 marzo. «Si è deciso che ogni organismo provinciale portasse una rosa di nomi», spiega la coordinatrice Alessia Cerentin, «e martedì a Padova c’è stata l’assemblea regionale dove abbiamo proposto i nostri primi due nomi».
Si tratta di due persone molto apprezzate e note in provincia, in particolare Alessandra Buzzo che come sindaco di Santo Stefano ha dato vita a importanti battaglie a favore di chi vive in montagna. «Alessandra parla alla montagna e della montagna con il cuore», sottolinea Cerentin. «C’è un gran bisogno di persone con la passione, l’entusiasmo e la forza che ha lei. Gente che non solo dice cose di sinistra, ma che fa cose di sinistra, senza mai una polemica».
Grande spessore intellettuale per il secondo nome indicato da Liberi e Uguali, quello di Enrico Bacchetti, insegnante, direttore dell’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea. «Siamo molto orgogliosi della nostra rosa di nomi», aggiunge Cerentin. «Sarà il partito a livello nazionale a prendere la decisione definitiva sulle candidature e naturalmente ci stiamo confrontando in maniera molto collaborativa con le altre province che fanno parte dei nostri stessi collegi. Forse nei prossimi giorni si aggiungeranno altri nomi».
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