L’idea: Calalzo, Lozzo e Domegge unite da una nuova pista ciclabile

Il sindaco Achille Barnabò ha convocato la Fiab per verificare lo stato dell’arte «Un bel tracciato, ha bisogno solo di piccoli interventi» 

DOMEGGE

Da Calalzo a Lozzo passando per Domegge. Una splendida nuova tratta ciclabile nel cuore del Cadore è lì in attesa di essere tabellata a dovere e messa a disposizione dei cicloturisti in vacanza sulle Dolomiti o arrivati con il treno alla stazione termini di Calalzo per una bella giornata in bicicletta.

La Federazione italiana ambiente e bicicletta è stata contattata dal sindaco di Domegge, Achille Barnabò, che ha chiesto all’associazione ciclo ambientalista di effettuare assieme un sopralluogo per valutare la fattibilità dell’opera. Il responso è stato che la pista ciclabile, per essere aperta, necessita solo di alcuni piccoli lavori per la messa in sicurezza dei ciclisti, e che nel suo complesso rappresenterebbe un vero e proprio gioiello nell’offerta turistica della zona. È quindi subito partita la caccia ai fondi necessari per la sua realizzazione.

Una volta scaricate le bici dal treno alla stazione di Calalzo, il percorso prevede l’avvicinamento alla statale e al ponte della Molinà, dove si troverebbe la prima opera da realizzare per permettere l’attraversamento: «Le soluzioni sono due», spiega Pierluigi Trevisan, presidente di Fiab Belluno, «o sfruttare via Molinà, che passa sotto al ponte e vicino a una storica occhialeria, ora importante reperto di archeologia industriale, per sbucare subito dopo sulla statale, dove dovrebbe essere installato un semaforo a chiamata, oppure realizzare una breve rampa che permetterebbe ai ciclisti provenienti dalla stazione di salire direttamente sul ponte senza dove attraversare la statale. Quest’ultima opzione è chiaramente la meno impattante sul traffico automobilistico, ma richiede un intervento del Comune di Calalzo per la realizzazione del passaggio dove ora si trovano delle semplici scalette. Inutilizzabili dalle biciclette».

Passato il ponte, il tracciato non incontrerebbe quasi più ostacoli nella sua discesa verso il parco di Vallesella, un tratto molto bello e godibile dai cicloturisti che, arrivati al punto di ristoro, troverebbero anche una stazione del bike sharing già esistente e, a breve, anche una colonnina di ricarica per le e-bike. «Da lì il percorso che porta al centro di Domegge è già esistente e asfaltato», continua Trevisan, «sarebbe sufficiente l’istituzione di qualche limite di velocità per le auto e permettere alle bici di imboccare uno o due sensi unici per mettere in sicurezza l’intera pista, interventi che il sindaco ha già definito fattibili».

Il percorso ipotizzato dalla Fiab, infine, condurrebbe al centro di Lozzo, attraversando la statale con un semaforo a chiamata e portando i cicloturisti davanti alla bella chiesetta della Madonna della neve. Il progetto servirebbe a rendere fruibile alle biciclette la conca del Centro Cadore e permetterebbe di chiudere in tempi brevi l’anello ciclabile dolomitico, attualmente incompiuto, con una serie di interventi dal costo molto ridotto. —

F.R.

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