«L’idea è ok, ma poi lo Stato presenta il conto ai Comuni»
BELLUNO. «Va bene ridurre Imu e Tasi, ma attenzione: una quota ben precisa di queste entrate vanno direttamente allo Stato. Se non si riesce ad avere le stesse entrate previste a livello centrale, dovrà essere il Comune a pagare il mancante».
Il sindaco Jacopo Massaro, tirato in causa da Confedilizia sul progetto di rivilitazzzazione del centro storico, replica così alla richiesta di azzerare le imposte sul patrimonio immobiliare.
«Per far ripartire il centro abbiamo avviato un protocollo di intesa con le categorie economiche, così da reimpiegare abitazioni e anche negozi per le attività commerciali. Sicuramente», precisa Massaro, «in ballo ci sono molteplici interessi: quello del proprietario, che in questo modo potrebbe riutilizzare l’immobile; quello dell’inquilino, che potrebbe ottenere un prezzo accettabile; quello del Comune, che così potrebbe avviare il ripopolamento del centro e incentivare l’economia».
Ma il primo cittadino precisa che «i miracoli non si possono fare: dobbiamo tenere presente che gli enti locali hanno subito dei tagli mostruosi alle risorse da parte di Stato e Regione e ciò non ci consente di avere una certa elasticità nel bilancio per riassorbire le minori entrate che deriverebbero dall’azzeramento di Imu e Tasi. E poi bisogna sapere che non possiamo proprio andare sotto una certa quota per queste due imposte, visto che una percentuale di quanto viene incamerato dalle tasse sugli immobili deve essere girato direttamente a Roma. E se non arriva quanto è stato prefissato in base al patrimonio immobiliare, dovrà essere il Comune a rifondere il mancante. In poche parole, Palazzo Rosso si troverebbe non solo ad avere minori entrate, ma anche maggiori spese e uscite. Nessuno ha voluto escludere Confedilizia, visto che il tavolo di concertazione è aperto a tutti, e concordiamo che la diminuzione delle tasse sia la strada giusta, ma stiamo lavorando per capire cosa fare, senza andare a toccare il bilancio comunale». (p.d.a.)
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