L’identità del territorio in tre marchi

Oggi il consiglio comunale rinnova il voto del 2005 per la registrazione di alcuni simboli legati alla crisi della fabbrica di birra 

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Ribadire con orgoglio l’amore per quei simboli che portarono Pedavena al centro dell’attenzione nel 2004 e nel 2005 per la mobilitazione generale che smosse tutto il paese a difesa della fabbrica di birra che Heineken aveva deciso di chiudere e che è rinata nel 2006 con l’acquisizione da parte del gruppo Castello. Una mobilitazione che coinvolse le istituzioni e l’allora consiglio comunale che decise di registrare il toponimo “Pedavena”, nonché il marchio “birra delle Dolomiti” e il marchio figurativo “colonna con leone, castello e cartiglio”. Stasera il consiglio comunale rinnova con il voto l’impegno di allora e lo fa con un voto che converte secondo la nuova legislazione i marchi registrati quindici anni fa.

«Una scelta», spiega l’assessore Chiara Zaetta, «adottata in un’ottica di tutela e salvaguardia delle specificità del nostro territorio». L’iniziativa della registrazione dei marchi fu portata avanti a suo tempo dall’amministrazione comunale nell’ambito della vicenda legata alla paventata chiusura dello stabilimento fabbrica di birra Pedavena: «Il punto da cui si era partiti nel valutare tale iniziativa era stato quello che lo stabilimento di birra, i prodotti e i segni distintivi collegati, erano e sono parte dell’identità della comunità di Pedavena», afferma l’assessore Zaetta. «Uno dei valori dell’amministrazione comunale è quello di preservare, valorizzare e sviluppare tutto ciò che costituisce fattore identitario per la comunità. Perciò è stato valutato, in primis, di depositare come marchio il toponimo di Pedavena, in modo da poterne tutelare, ma anche promuovere l’uso sia dal punto di vista economico che sociale e culturale, nel contempo, stante l’incertezza sulla vicenda della birreria, si era valutato anche di tutelare due marchi associati alla fabbrica di birra e non già registrati al fine di agevolare, in quella fase, eventuali imprenditori interessati a rilevare l’attività di produzione della birra. E tali marchi sono, per l’appunto, “birra delle dolomiti” e il marchio figurativo “colonna con leone, castello e cartiglio”».

Gli anni hanno dato ragione a chi credeva nella fabbrica, ma il Comune ha deciso di rinnovare l’impegno del 2005, quasi a testimoniare il ruolo di sentinella che l’amministrazione vuole svolgere a nome dell’intera comunità: «Nei diversi anni trascorsi da allora», conclude Zaetta, «è maturata la consapevolezza che la promozione del territorio, sia da un punto di vista turistico che economico, non può che partire dalle istituzioni stesse, le quali devono favorire e supportare i vari operatori, anche mettendo a disposizione, attraverso la concessione dell’utilizzo dei marchi registrati, elementi distintivi che possano creare valore e vantaggio competitivo. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di condividere la scelta politica portata avanti quindici anni fa, richiedendone la conversione, in un’ottica di tutela e salvaguardia delle specificità del nostro territorio». —

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