Lilt, manca il dermatologo sospesi i controlli dei nei
Dalla primavera l’associazione è in cerca di un nuovo specialista per l’ambulatorio. Il servizio ora è a rischio. Nell’ultimo anno sono state visitate 2.400 persone
BELLUNO. Sospeso fino a data da destinarsi il servizio di ricerca dei nevi sospetti messo in piedi dalla Lilt bellunese. Il motivo? Non si trova il dermatologo.
Rischia grosso l’importante servizio che rientra nell’iniziativa “Battilo sul tempo”, che la Lega italiana contro i tumori ha messo in piedi in provincia ormai nel lontano 2007. Partito in sordina, negli anni l’ambulatorio è cresciuto in maniera esponenziale chiudendo la scorsa stagione, con ben 2.400 controlli in 10 mesi (da settembre a giugno), 30 visite a settimana e ben 200 invii al chirurgo per nevi sospetti. Un servizio utilissimo che viene fruito non solo dai bellunesi, ma anche da utenti provenienti da fuori provincia, come la vicina Vittorio Veneto, Treviso e anche da Venezia.
«L’ultima dermatologa che ha prestato servizio all’ambulatorio arrivava da Spoleto», precisa Ilva Dal Pont della Lilt e segretaria dell’ambulatorio, «ed è stata assunta al San Martino di Belluno in estate. Sapevamo che se ne sarebbe andata ancora dalla scorsa primavera e da allora abbiamo iniziato la ricerca di un nuovo specialista. L’intera associazione si è messa in movimento per trovare un dermatologo in grado di garantire il servizio. Ma ad oggi ogni tentativo è stato vano», dice con rammarico Dal Pont.
«Per la nostra attività», spiega, «abbiamo bisogno di un dermatologo specializzato, un libero professionista che possa venire a Belluno due volte a settimana. Stiamo cercando su tutti i canali, ma non è facile, anche perché gli specialisti in questa branca sono pochi, proprio per quel numero chiuso che è stato imposto da Roma. E poi per uno che vive e opera a Padova piuttosto che a Pordenone non è così breve arrivare a Belluno».
Intanto, però, il telefono della segreteria dell’ambulatorio della Lilt nell’ospedale San Martino ha iniziato a squillare: decine di persone chiamano ogni giorno per prendere un appuntamento: sono utenti che si ripresentano per un controllo, ma ci sono anche nuovi pazienti. Per tutti la risposta è la stessa: il servizio è sospeso, richiamate tra qualche settimana. «Speriamo che, nel frattempo, si possa trovare qualcuno che voglia venire fin quassù a svolgere questo servizio utile per la collettività».
Riprenderà il 27 ottobre, invece, la campagna preventiva per l’individuazione delle lesioni tumorali del cavo orale. L’ambulatorio è aperto ogni ultimo venerdì del mese gratuitamente al secondo piano del padiglione E dell’ospedale di Belluno. Per la visita non è necessaria alcuna prescrizione medica ma soltanto la prenotazione allo 0437 944952 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.
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