Limana consegna la Costituzione ai neo diciottenni

Il Comune ha dedicato una serata ai suoi giovani cittadini I reduci di Russia hanno donato all’ente la storica bandiera
LIMANA . «L’applicazione della Costituzione è un impegno di ognuno di noi. Dobbiamo metterci tutta la nostra responsabilità».

Questa l’esortazione che il giornalista e storico Dino Bridda, citando uno dei padri della Costituzione italiana, Piero Calamandrei, ha rivolto ai neo diciottenni presenti giovedì sera in municipio a Limana.

Il Comune ha infatti voluto festeggiare i ragazzi e le ragazze diventati maggiorenni nel corso del 2016 dedicando loro una serata, nel corso della quale Bridda ha ricordato le tappe che hanno portato alla nascita della Carta fondamentale dello Stato italiano. E l’amministrazione, alla vigilia della Festa della Repubblica, ha consegnato ai neo diciottenni una copia commentata della Costituzione e anche dello statuto del Comune.

«Abbiamo proposto questa iniziativa per la prima volta nel 2015 e la stiamo portando avanti», ha evidenziato il sindaco, Milena De Zanet. «Il testo della nostra Costituzione viene ancora dato per scontato in tante parti del mondo, e anche nel nostro paese in alcuni casi. I suoi principi vengono purtroppo messi in discussione. Ecco perché dobbiamo conoscerli, ricordarli e applicarli».

«La nostra è una Costituzione nata in guerra», ha ricordato Bridda. «Ci vollero infatti 19 mesi di “gestazione”, dal 5 aprile del 1945 al 1° gennaio 1948». Bridda ha poi fatto un excursus storico, per far capire ai più giovani come i valori di libertà e democrazia non siano sempre esistiti e nemmeno “nati a caso”.

Ha citato quindi la Magna Charta Libertatum (1215), la Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America (1776), con la sua enunciazione del principio non solo della libertà, ma anche della “ricerca della felicità”, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789).

«Non dimentichiamo che, poco dopo l’entrata in vigore della Costituzione italiana, fu firmato a Parigi il 10 dicembre 1948 un altro documento, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo», ha concluso Bridda, che ha salutato i giovani augurandogli di poter sempre essere «donne e uomini liberi e civili».

Ma la serata di giovedì a Limana è stata speciale anche perché il gruppo ex combattenti e reduci di Russia ha donato al Comune la sua storica bandiera, che ora trova collocazione in una teca nell’atrio del municipio. «La porteremo insieme al nostro gonfalone nelle cerimonie più importanti», ha assicurato la De Zanet.

«Ormai siamo rimasti in pochi», ha detto Bruno Dal Farra, fondatore del gruppo. «Ci auguriamo che qualcuno porti avanti la nostra attività. E tenga alta la nostra bandiera». Una bandiera che il consigliere Luciano Reolon ha ricordato di aver visto portare prima da suo nonno e poi da suo padre. «Spero sia invito ai giovani ad affrontare con forza e ottimismo le difficoltà», ha sottolineato.

Martina Reolon

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