Limana: statua della Madonna decapitata e sepolta in un giardino privato

Limana: sconcerto e paura tra la popolazione, che denuncia l'atto e che teme possa trattarsi di qualcosa di peggio che del gesto di qualche balordo
La Madonna a testa in giù e il luogo del ritrovamento
La Madonna a testa in giù e il luogo del ritrovamento
LIMANA. Una statua della Madonna di Lourdes, decapitata, è stata ritrovata seppellita in un giardino privato a Limana. Sconcerto e paura tra la popolazione, che denuncia l'atto e che teme possa trattarsi di qualcosa di peggio che del gesto di qualche balordo.


«Non vorrei fosse l'opera di una setta», racconta un residente in zona, tra i primi a trovare la statuina, che è stata prima decapitata, poi seppellita capovolta nel giardino. La testa della Madonna non è stata ritrovata; e, da un rapido giro tra i capitelli della zona, si è visto che non è stata rubata nei dintorni del giardino.


Subito dopo il ritrovamento è stata presentata denuncia ai carabinieri di Trichiana e dell'accaduto è stato avvisato il sindaco Mario Favero. «E' un gesto da vigliacchi», commenta il primo cittadino, che si è recato in sopralluogo nel giardino. «Quando verrà trovata la persona che l'ha compiuto dovrà pagare, non la dovrà passare liscia».


Non era mai successo prima, a Limana, che un simbolo religioso venisse violato in questo modo. Se il sindaco si dice amareggiato e stupefatto che qualcuno possa essere arrivato a tanto («per dimostrare cosa, poi?»), è l'amarezza la nota dominante nelle parole di don Attilio Menia, arciprete di Limana. «E' un gesto che offende gravemente la religiosità e la fede del nostro popolo», dice ricordando «lo sforzo che la parrocchia ha compiuto, da anni, per restaurare tutti i capitelli e le chiesette di cui l'antica pieve di Limana è costellata, segni di una fede genuina del popolo». Don Menia sta riflettendo su quali iniziative intraprendere assieme alla propria comunità parrocchiale.


Intanto la popolazione teme si possa trattare di una setta. Un residente afferma di aver trovato bottiglie e alcuni vecchi vestiti, «insieme a dei bastoncini messi in una posizione strana» vicino al depuratore verso il Piave. «Ho pensato fossero i resti di qualche festa tra ragazzi, per via delle bottiglie; ma, dopo aver visto la Madonnina decapitata, non so più a cosa pensare». Anche la diocesi di Belluno-Feltre interviene, per mezzo del vicario generale, monsignor Luigi Del Favero: «Due sfregi nello stesso giorno. Yara, una ragazza, una donna, è stata uccisa. Una statua della Madonna, decapitata e vilipesa. Due episodi molto diversi per quel che è successo, ma molto simili per il loro, purtroppo tragico, significato. Stiamo violando quei limiti che impediscono all'essere umano di sprofondare in una dimensione che somiglia a quella degli animali selvaggi».

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