L’impresa familiare va a scuola
Convenzione tra Confindustria e la Luiss Business school per agevolare la successione manageriale
BELLUNO. Si chiama “Family business management” il nuovo master avviato dalla Luiss Business Shool di Roma pensato e progettato per trasformare la linea di successione familiare, oggi problema non di poco conto per il 70% del corpo industriale locale, in un punto di forza per la gestione dell’azienda e per «comprendere le reali opportunità di crescita e di sviluppo delle piccole e medie imprese».
Il corso partirà a febbraio 2018 ed sarà aperto a circa una ventina di iscritti e si articola in otto week end (16 giornate) uno per mese. I costi sono abbastanza elevati (si parla di 10 mila euro complessivi), ma per gli industriali bellunesi, che con la Luiss hanno sottoscritto per l’occasione una convenzione, è previsto un prezzo agevolato. Le iscrizioni sono già partite.
La novità è stata presentata, in anteprima nazionale, ieri nella sede di Confindustria dal direttore della Luiss Paolo Boccardelli, dal direttore delle relazioni esterne Fabio Corsico, dal presidente degli industriali bellunesi, Luca Barbini. A moderare è stato chiamato il direttore del Gazzettino, Roberto Papetti.
Il master è aperto a tutti gli imprenditori e manager che vogliano continuare a gestire le loro imprese secondo i principi che hanno ispirato la loro nascita, ma che comprendono anche la necessità di stare al passo con i tempi investendo in innovazione, in internazionalizzazione e nel digitale.
Insomma, nei nuovi strumenti che oggi una impresa deve saper usare per rimanere competitiva e sul mercato.
«Le imprese familiari sono importanti», ha detto Boccardelli, «perché partono da una visione a lungo termine e mettono al centro l’azienda non i soci. Ma rischiano di cadere vittime di dinamiche familiari». Come esempio di scelte industriali più che familiari è stata presa la fusione tra Luxottica e la francese Exilor.
I relatori hanno invitato, poi, gli imprenditori a iniziare a condividere le scelte gestionali con un team di collaboratori, per evitare di non sapere, a ridosso del pensionamento del fondatore, chi dovrà poi seguire l’azienda.
A chiedere lumi su come gestire la presenza di parenti in azienda è stato Roberto De Prà, mentre ha fatto riferimento all’importanza dell’entusiasmo giovanile e anche della location per essere appetibili sul mercato Gianfranco Recchia dell’occhialeria Pramaor.
I corsi saranno tenuti anche da manager di imprese di caratura internazionale.
(p.d.a.)
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