L’incendio di Sega Digon causato dalla canna fumaria

Sopralluogo ieri mattina da parte dei vigili del fuoco sullo stabile di via 6 novembre danni molto ingenti e due famiglie fuori di casa

COMELICO SUPERIORE. Colpa della canna fumaria. Il sopralluogo di ieri mattina, nel caseggiato bruciato di Sega Digon, ha suggerito ai vigili del fuoco del distaccamento di Santo Stefano di Cadore che l’incendio scoppiato venerdì pomeriggio era stato originato dal surriscaldamento del camino. I danni sono stati molto pesanti nella mansarda di via 6 Novembre, mentre si sono salvati gli altri due appartamenti ai piani inferiori.

Due le famiglie evacuate e stabile almeno parzialmente inagibile. Dalle 15.50 in poi si sono vissuti momenti di grande preoccupazione, nella località di Comelico Superiore. I pompieri hanno dovuto lavorare fino alle 19.45, per spegnere il fuoco e mettere in sicurezza il caseggiato: «Secondo quanto si è saputo, il fuoco si è sprigionato dalla canna fumaria e ha coinvolto i locali del sottotetto», spiega il sindaco di Comelico Superiore, Marco Staunovo Polacco, «c’è la conferma del fatto che i danni sono molto pesanti, mentre negli alloggi sottostanti non sono arrivate le fiamme, ma soltanto una parte dell’acqua usata dai pompieri per spegnere il rogo».

I residenti hanno trovato ospitalità nelle abitazioni di parenti, da capire per quanto tempo saranno inagibili i locali coinvolti dalle fiamme, nel frattempo sarà fatta una prima stima: «Sappiamo che, quando è scoppiato l’incendio, non c’era nessuno nell’appartamento interessato. Da un lato, questo non ha consentito di limitare i danni. Dall’altro, sarebbe stato senz’altro peggio se tutto questo fosse successo durante la notte, con la famiglia in casa. Naturalmente ci dispiace moltissimo per quello che è accaduto e siamo vicini ai paesani che hanno visto andare in fumo di sacrifici di una vita. Quello che possiamo fare è raccomandare di fare attenzione alle condizioni delle canne fumarie», conclude Staunovo Polacco, «perché spesso sono la causa principale degli incendi». —

G.S.



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