L’incendio è di certo partito dal fienile ma non si capisce bene come e perchè

CALALZO. L’incendio di Calalzo è partito da un fienile. Ma non si sa ancora come. Non c’è nulla che possa aver scatenato le fiamme che mercoledì sera hanno devastato le case di via Mazzini. Manca l’im...

CALALZO. L’incendio di Calalzo è partito da un fienile. Ma non si sa ancora come. Non c’è nulla che possa aver scatenato le fiamme che mercoledì sera hanno devastato le case di via Mazzini. Manca l’impianto elettrico, di conseguenza non può essere stato un corto circuito e non risulta che ci fossero mezzi agricoli parcheggiati all’interno o accanto alla struttura. La procura della Repubblica sta ricevendo i primi atti d’indagine dei vigili del fuoco e sta lavorando sull’ipotesi colposa, dopo che sono stati sentiti tutti i possibili testimoni del rogo. Le loro versioni coincidono e indicano proprio il fienile come punto di origine del rogo. Niente fa pensare all’ipotesi dolosa, perché non sono stati trovati inneschi o acceleranti e non ci sono responsabilità da parte delle famiglie residenti. Mentre i pompieri hanno concluso il loro intervento, prima di spegnimento delle fiamme e poi di bonifica dei luoghi, via Mazzini rimane chiusa al traffico, sia delle automobili che dei pedoni, e non si passa nemmeno al bivio Marmarole, per entrare in paese dalla porta principale con i veicoli che vengono dirottati su viale Marconi. Il sindaco Luca De Carlo ha pronta un’ordinanza, che dovrebbe firmare entro domani: «Bisogna che i privati mettano al più presto in sicurezza le loro abitazioni, perché sotto c’è una strada importante del centro storico del nostro paese. Abbiamo bisogno di riportare tutto alla normalità il più velocemente possibile. Il Comune non ha degli obblighi particolari, semmai tutto l’interesse a riaprire al più presto la via, restituendola ai paesani. Naturale che ci vorrà del tempo e siamo solidali con chi ha avuto danni».

È in corso una serie di perizie e non è ancora possibile fare una stima precisa dei danni, comunque, ingenti: «Non sappiamo ancora a quanto ammontino», riprende De Carlo, «ma non c’è dubbio che siano pesanti, visto quello che è successo e tutto il lavoro che hanno dovuto fare i vigili del fuoco. Non sappiamo davvero come si siano sviluppate queste fiamme e non ci rimane che aspettare la fine delle indagini da parte dei vigili del fuoco, per avere qualche certezza. Confermo il fatto che tutti i residenti hanno indicato quel fienile come origine delle fiamme, ma effettivamente è strano». (g.s.)

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