Linee Enel interrate in Valle di Canzoi «Ora le telecamere»

Grazioli soddisfatto: «Finalmente spariranno i tralicci» Domani la consegna delle firme per la videosorveglianza
CESIOMAGGIORE. È valsa la scelta economicamente più vantaggiosa per Enel che, nei giorni scorsi, ha cominciato a interrare le linee elettriche della Val Canzoi. A dare la notizia è proprio l’associazione Amici della Val Canzoi che si batte da anni affinché la località, nel cuore del Parco Dolomiti Bellunesi, sia sfrondata dal groviglio dei fili dell’alta tensione «indecorosi e sempre esposti ai rischi degli eventi atmosferici imprevedibili e violenti».


Si è partiti da località Fallegana Bassa, evidenzia Domenico Grazioli attivo esponente del sodalizio, «dove la ditta Secco, per conto di Enel, ha provveduto allo scavo di una trincea a margine strada per il deposito di un tubo corrugato che ospiterà l’attuale linea aerea di comando fra il ponte-canale e la centrale, con conseguente eliminazione di alcuni tralicci». Adesso quindi risultano interrati circa cinquecento metri di linea aerea, con un netto miglioramento ambientale: «Ci si augura», questo l’auspicio dell’associazione, «che si punti anche all’interramento del tratto abbattuto dal fortunale del 6 agosto in località Pretòn e alla eliminazione della linea da tempo dismessa».


Sono altri gli auspici che l’associazione Amici della Val Canzoi rilancia al Parco: domani sarà consegnata all’Ente una petizione per l’eliminazione progressiva dei pali, per l’installazione della videosorveglianza, per motivi di sicurezza, dei veicoli in entrata ed uscita dalla Valle e per il ripristino, prima di Natale, all’esterno dell’ex albergo Boz, della linea telefonica fissa, a tutela dei frequentatori della Valle. L’inizio dei lavori per l’interramento è comunque un «avvenimento epocale» per la Val Canzoi, si esulta dall’associazione, «dopo quasi settant’anni di installazioni di linee elettriche e telefoniche aeree, con le più svariate tipologie di pali, piloni e tralicci».


Già dieci anni fa un privato, con oneri a proprio carico, evidenzia Grazioli, «aveva fatto interrare un tratto di circa 150 metri. Ora finalmente, ci si rende conto che le spese per le vecchie installazioni sono più che ammortizzate, che le linee aeree sono sempre a rischio incidenti ed interruzioni per eventi climatici spesso imprevedibili ed esigono una manutenzione ordinaria e straordinaria molto onerosa e che si possono tranquillamente interrare, come in altri comuni della provincia, fra cui, in tempi recenti, Sovramonte e Lamon».
(l.m.)


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