L’invasione dei topolini arriva anche in Cadore
AURONZO. I topi sono arrivati in Cadore. “L’invasione” dei roditori, che nei giorni scorsi è stata segnalata in tutto l’Agordino, spaventa anche i turisti con seconda casa ad Auronzo, che si sono visti le cantine, ma in qualche caso anche gli appartamenti, presi d’assalto dai topolini. Il fenomeno ormai ha assunto dimensioni provinciali.
Da Auronzo la segnalazione arriva da alcuni turisti, con casa a Pian de la Velma. «Ne ho visti molti, vivi e morti», racconta Antonio Ricci, residente a Venezia, che ha trascorso circa due mesi di vacanza ad Auronzo. «Ho dovuto tenere aperta la cantina per giorni, perché alcuni topi erano morti e c’era un fetore impressionante, e un mio vicino di casa ne ha uccisi almeno una cinquantina».
Numeri importanti, dunque, anche se non si raggiungono i livelli dell’Agordino, dove c’è chi giura di aver catturato anche 600 roditori. I topolini di Auronzo (ci sono segnalazioni anche da Cima Gogna) sono grigi, altri neri e con la pancia bianca. Sembrano dunque diversi da quelli che hanno invaso il resto della provincia. In ogni caso, i turisti si sono preoccupati, più per una questione di igiene che per il pericolo che possono rappresentare, e si sono rivolti al sindaco e al servizio veterinario dell’Usl, ma «il problema non è stato risolto», continua Ricci. «Per giorni non abbiamo potuto tenere una finestra o la porta aperta, per paura che entrassero i topi. Un mio vicino se li è trovati al primo piano, un altro al terzo».
Ricci ha anche messo alcune esche avvelenate, creando dei tunnel con le pietre per evitare che i bocconi venissero mangiati da gatti o cani, e «ogni mattina le esche erano sparite. Le mangiavano i topi, perché li ho visti con i miei occhi».
Anche il signor Marcello Verlicchi, che vive a Lugo di Romagna, si è trovato davanti i topolini: «Giravano per la veranda», racconta. «Sono andato due volte dal sindaco, forse il problema è quella “discarica” che c’è dietro la casa diroccata sulla strada che va a Misurina».
In realtà, come spiega il sindaco Larese Filon, «stiamo subendo anche noi il fenomeno che ha già interessato altri territori». I topolini, infatti, per tutta l’estate hanno infestato Longarone, lo Zoldano, l’Agordino. Ora sono in Cadore.
«Lunedì abbiamo effettuato una prima derattizzazione del paese, se non sarà stata sufficiente ne faremo delle altre», continua il sindaco. «Intanto abbiamo distribuito un manuale di comportamento agli abitanti di Pian de la Velma e Cima Gogna, invitando a non lasciare cibo all’esterno». Sperando sia sufficiente ad evitare la proliferazione degli animaletti.
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