L’invito di Longarone per la festa dell’Ana

Il 3 ottobre verrà consegnata la cittadinanza onoraria. Rassicurazioni da Cialente per l’archivio Vajont

LONGARONE. L’Aquila come Longarone: due spartiacque nella storia delle grandi tragedie. Soprattutto nella storia delle ricostruzioni e della solidarietà che le ha accompagnate, con gli alpini sempre in prima fila.

I sindaci Roberto Padrin di Longarone e Massimo Cialente de L’Aquila si sono trovati d’accordo sulle analogie, ancorchè quello del 1963 non sia stato un evento naturale, a differenza del sisma di 9 anni fa in Abruzzo, che però nelle complicazioni ha avuto ben poco di naturale. Cialente ha assicurato a Padrin che il 3 ottobre sarà a Longarone per la consegna della cittadinanza onoraria all’Ana, per quanto gli alpini hanno fatto, nella prima azione di protezione civile, appunto nella valle del Piave.

E Cialente coglierà l’occasione per ringraziarli di come si sono ripetuti dopo il sisma del 2009 in Abruzzo. Ma il sindaco aquilano ha tranquillizzato Padrin anche su un altro fatto: non farà nulla perché siano restituiti all’archivio di Stato de l’Aquila gli atti del processo Vajont che si tenne in quella città nel 1969.

«Siamo, in verità, un poco preoccupati – ammette Padrin -, perché quando quei preziosi materiali, per noi quasi sacri, ci vennero prestati nel 2012, e finirono nell’archivio di Stato di Belluno, c’era l’ipotesi di doverli restituire. Longarone (e non solo) sta facendo di tutto per evitarlo, per ottenere che restino a Belluno». Padrin ha informato anche Cialente che l’anno prossimo sarà esperito il tentativo di far riconoscere quella documentazione dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, parcheggiandola quindi nella massima sicurezza. I 300 mila della adunata hanno saputo di questo rinnovato gemellaggio tra Longarone, anzi il Vajont e L’Aquila dagli altoparlanti della sfilata, proprio mentre Padrin sfilava, insieme alla sezione di Belluno, anche come vicepresidente della Provincia. «Visitando la città, fin là dove non ci sono le transenne – riferisce – ho trovato una realtà ancora in forte sofferenza, per cui sabato pomeriggio, alla cerimonia dell’Ana con tutte le autorità presenti, ho rinnovato e consolidato il patto sottoscritto con il sindaco Cialente nel 2011. Patto che prevede, per quanto possibile, una serie di collaborazioni tra longarone e L’Aquila per sveltire la ricostruzione. Noi possiamo esservi d’aiuto come esempio di una rinascita rapida, puntuale e virtuosa – ha detto il sindaco bellunese – per cui siamo a vostra, completa disposizione». (fdm)

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DEI BELLUNESI A L’AQUILA

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