L’ipotesi è di omicidio colposo visionate anche le riprese

BELLUNO. Continua l’inchiesta per l’incidente sul lavoro alla Pandolfo costato la vita a Marcello Di Leonardo, giovedì scorso. Cambiata l’ipotesi di reato, da lesioni gravissime a omicidio colposo;...

BELLUNO. Continua l’inchiesta per l’incidente sul lavoro alla Pandolfo costato la vita a Marcello Di Leonardo, giovedì scorso. Cambiata l’ipotesi di reato, da lesioni gravissime a omicidio colposo; un atto chiaramente dovuto dopo la morte dell’operaio, domenica scorsa. Ipotesi di reato destinata a non essere più a carico di ignoti, ma di figure precise nell’organigramma aziendale, come i responsabili della sicurezza.

Subito dopo l’incidente e il giorno successivo, carabinieri e Spisal si sono mossi per acquisire testimonianze fra i colleghi della vittima e ricostruire un episodio tecnicamente molto oscuro. Tutto ruota attorno all’impianto, tuttora sotto sequestro, dove Di Leonardo stava estrudendo una billetta della produzione. L’operaio, molto esperto e da anni impiegato alla Pandolfo, è stato trafitto da una grossa scheggia partita durante il processo di lavorazione, scheggia che lo ha colpito all’occhio, penetrando nella testa in maniera devastante. Il tutto, nonostante indossasse le protezioni.

L’indagine (il fascicolo è sul tavolo del sostituto procuratore Roberta Gallego) mira a stabilire se vi siano negligenze e responsabilità che abbiano favorito questo incidente, benchè gran parte di quanto accaduto sembri poter essere addebitato a un evento improvviso quanto inspiegabile.

Già subito dopo l’incidente, alcuni operai avevano spiegato di aver sentito una sorta di esplosione nel recinto di lavorazione, altri avevano anche parlato di un movimento anomalo della stessa pressa, qualcosa che non si sarebbe mai verificato prima. Saranno quindi gli accertamenti tecnici disposti dalla magistratura a dover chiarire il tragico episosio, se la pressa abbia avuto un movimento strano e il perchè di quello scoppio avvertito da più persone.

Oltre al lavoro di verifica effettuato da carabinieri di Mel e Spisal di Feltre, è la volta degli esperti: un consulente tecnico domani si farà una prima idea su quella pressa, grazie a un accertamento tecnico disposto dalla procura stessa. E andrà chiarita anche la natura del pezzo che ha investito l’operaio: era di alluminio o di acciaio? In poche parole, si è staccato dalla billetta o dalla pressa?

In fabbrica ci sono anche delle telecamere che riprendono le fasi di produzione e quindi anche la postazione dove Di Leonardo era impegnato alle 21.45 di giovedì 15 dicembre. Riprese che saranno visionate, sempre che sia stato registrato il momento in cui è avvenuto l’incidente.

Intanto, domani a Lentiai ci sarà l’ultimo saluto a Marcello Di Leonardo: i funerali del 39enne saranno celebrati nella chiesa arcipretale alle 14.30. Sul corpo del giovane non c’è stata autopsia. La sua salma sarà cremata e le ceneri saranno sistemate nella tomba di famiglia a Fonzaso, luogo di origine dei suoi. Di Leonardo lascia la moglie Carmen e i figli Mirlo e Alex, piccolissimi, il papà Giuseppe la mamma Rosanna e la sorella Cinzia. La famiglia dispensa dall’invio dei fiori e ringrazia il personale dei reparti di Rianimazione di Feltre e di Belluno, che hanno assistito il loro caro. (cri.co.)

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