L’Irpef è da correggere Consiglio straordinario
SOSPIROLO. Un’Irpef da rivedere a tempo record a Sospirolo, per alcune fasce di contribuenti, secondo le stime e i controlli effettuati dal municipio.
È il motivo per cui è stato convocato d’urgenza il consiglio straordinario di stasera, fissato per le 19 in sala consiliare.
Un unico punto all’ordine del giorno della seduta convocata in tutta fretta: bisognerà rideterminare le aliquote per l’anno in corso secondo quando previsto dalla delibera regolamentare.
Sembra che ci sia stata un’applicazione non corretta (e già votata in precedenza) per quanto riguarda le fasce di reddito più alte e l’amministrazione corre ai ripari.
«La nuova rideterminazione riguarderà le tre fasce più alte alle quali abbiamo applicato erroneamente un’aliquota dello 0,80», chiarisce il sindaco Mario De Bon.
«La normativa prevede invece che l’aliquota sia suddivisa in base a diversi scaglioni di reddito e perciò in consiglio dovremo rimodularla in altre tre fasce che variano dallo 0,73 allo 0,78. Tutto il resto invece resterà immutato».
Torna così sotto i riflettori l’imposta sui redditi che già aveva suscitato qualche lamentela da parte della minoranza sospirolese che aveva avuto qualcosa da ridire sull’argomento.
Il gruppo guidato da Diego Lovat aveva contestato, infatti, la scelta di tenere conto soltanto del reddito individuale e non del reddito complessivo di un nucleo famigliare, penalizzando così la famiglia monoreddito.
L’amministrazione De Bon, d’altro canto, si era detta impossibilitata a fare altrimenti perché vincolata dalla normativa: la scelta era stata perciò quella di applicare aliquota zero sui redditi fino a 8000 euro annui e massima oltre i 28 mila.
Così resterà, salvo le improrogabili variazioni per i redditi più elevati.
«Abbiamo saputo da poco che sarebbe stata necessaria la revisione. Peccato perché avremmo potuto discuterne nel consiglio di martedì scorso, invece che fissarne uno apposito», giustifica il sindaco De Bon.
La settimana scorsa erano passate, senza particolari problemi, le rideterminazioni relative alle aliquote da applicare in merito a Imu e Tasi e la convenzione con l’Auser per la vigilanza volontaria presso le scuole.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi