Lite a sfondo razziale in un bar del paese: parte anche una testata

LENTIAI. Preso per il collo e colpito con una testata. Il macedone Haris Zununi è in tribunale per lesioni aggravate nei confronti di un lentiaiese. Va detto che era stato provocato. È difeso dall’avvocato Serrangeli, mentre l’aggredito si è costituito parte civile con D’Agostini e, alla fine del processo, chiederà un risarcimento dei danni sopportati.

Il primo aprile è un giorno dedicato agli scherzi, che diventano pesci, ma nel 2016 è successo di molto peggio.

L a colluttazione è cominciata all’esterno del bar Verdi, dove c’è stata un’espressione offensiva, a sfondo razziale, nei confronti degli albanesi. Zununi è macedone, ma dev’essersi sentito coinvolto e, per prima cosa, ha afferrato per il collo l’uomo che l’aveva proferita. Quest’ultimo si è liberato dalla presa e ha cercato di rifugiarsi nel locale, ma non è andato lontano.

Sempre secondo la Procura della Repubblica, Zununi l’ha inseguito e colpito con una testata al volto, provocandogli traumi nasali per una prognosi iniziale di sei giorni. Alla lunga il quadro clinico è peggiorato e c’è stato bisogno di altri venti giorni di malattia per fratture al naso. All’imputato è contestata l’aggravante dei futili motivi, malgrado le offese a sfondo razziale.

Nell’udienza filtro, che si è tenuta ieri mattina, il giudice Coniglio ha aperto il dibattimento, raccolto le liste dei testimoni delle parti, a cominciare dall’accusa e rinviato a primavera, quando un giudice onorario provvederà al calendario dei successivi appuntamenti fino a quello con la discussione finale e la sentenza di primo grado. —

G.S.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi