Lite furibonda con la fidanzata alpino congedato e condannato

BELLUNO. Un sms scatena l’inferno. Un messaggino sul telefono di lei, durante una gita insieme, provoca una baruffa talmente violenta, all’interno di una coppia, che un alpino del 7º Reggimento finisce a processo per violenza privata, danneggiamento e minaccia aggravata e viene congedato. La ferma non gli è stata rinnovata e adesso Gianluca Inghilterra fa un altro mestiere. L’uomo è stato condannato a quattro mesi di reclusione più il pagamento delle spese con pena sospesa e non menzione, a fronte della richiesta di un anno del pubblico ministero Tricoli. La difesa Patelmo, invece, contava sull’assoluzione, se non altro con la formula dubitativa o la non punibilità per particolare tenuità del fatto.

I due si trovavano a Venezia quando sul telefono della donna è arrivato un messaggio sospetto, a giudizio dell’imputato. La relazione era stata improntata all’insegna della massima trasparenza e l’uomo avrebbe voluto leggerlo, perché temeva che il mittente fosse l’ex fidanzato, un uomo di colore, con il quale doveva essere finita da tempo. Gli animi si sono surriscaldati, il telefono è stato strappato e gettato lontano e i due sono tornati a casa ognuno per conto proprio. È una volta all’interno dell’abitazione della donna che sarebbero stati commessi i reati. L’uomo l’avrebbe ingiuriata e minacciata, ma soprattutto avrebbe spaccato il televisore e il tavolino in salotto, oltre a rovinare muri e quadri con scritte e simboli. In più, le avrebbe impedito di uscire dalla stanza.

Nell’esame dell’imputato, l’uomo ha ammesso soltanto le ingiurie e i danneggiamenti (tranne le scritte), mentre ha negato la violenza privata. La donna era in grado di andarsene in qualsiasi momento, avendo più di una via di fuga. Era scattata una querela, che in un secondo momento è stata ritirata per il risarcimento dei danni, di conseguenza alcuni episodi sono diventati improcedibili. La pubblica accusa non ha avuto dubbi sulla penale responsabilità dell’imputato, mentre per la difesa si trattava di un litigio amoroso. Un fatto isolato, senza precedenti. Tenendo conto di tutto, il giudice ha condannato a quattro mesi, con pena sospesa e non menzione. —

Gigi Sosso



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