Lite tra condòmini due le denunce raccolte in Questura
BELLUNO. Sono due le denunce presentate sabato pomeriggio all’Ufficio prevenzione della Questura di Belluno dalle presunte vittime della lite scoppiata nella mattinata dell’altro ieri in un condominio alla periferia di Belluno. Lite che sarebbe sfociata nell’uso di uno spray al peperoncino. Ad utilizzarlo non sarebbe stata l’anziana signora di 90 anni, bensì una sua vicina nei confronti di un’altra condòmina e di suo marito.
La vicenda, di cui ieri è apparsa nel nostro quotidiano una prima ricostruzione, secondo le denunce alla polizia evidenzia, quindi, un’altra dinamica.
La mattina di sabato, infatti, un’anziana novantenne residente nel condominio in via Rivabella sarebbe stata “aggredita” verbalmente da due vicine, mamma e figlia, per aver lasciato in funzione un aspiratore a loro dire molto rumoroso. La signora, che stava cercando di mettere le chiavi nella toppa della porta di casa, vista l’età, sarebbe stata presa dall’agitazione non riuscendo più ad aprire il portoncino. A darle un aiuto, sarebbe arrivata un’altra vicina che si sarebbe presa, anch’essa, una dose di improperi sempre dalle altre due donne.
Secondo quanto denunciato, alla vicina, che era corsa in aiuto dell’anziana, sarebbe arrivata anche «una manata» da una delle due da cui si sarebbe divincolata riuscendo poi ad aprire la porta dell’anziana ed entrare in casa, chiudendo velocemente la porta dietro di sè. La novantenne, in evidente stato di agitazione e come lei stessa ha raccontato alla polizia, “quasi sul punto di svenire” sarebbe stata assistita dalla vicina che l’avrebbe un po’ calmata anche con l’aiuto di una camomilla, per poi rientrare nel suo appartamento.
«Dopo circa 10 minuti», ha raccontato quest’ultima, «ho udito ancora una delle due donne di prima, la figlia, battere sulla porta di ingresso dell’anziana», inveendo ancora contro di lei per l’aspiratore rumoroso. «A quel punto sono uscita di nuovo di casa invitando la donna a smettere di insultare l’anziana. Ma mentre parlavo è sbucata la mamma con in mano una bomboletta e mi ha spruzzato in faccia del gas irritante». Forte il dolore tanto che, come ha raccontato lei stessa, «mi sono messa a gridare». Ed è in questo frangente che sarebbe arrivato il marito che nel prendere le difese della moglie, avrebbe ottenuto anche lui una spruzzata di peperoncino «che mi ha colpito le braccia visto che sono riuscito a coprirmi con il sacchetto del pane».
A questo punto è partita la chiamata al 113 e le denunce chiedendo alle forze dell’ordine di mettere fine a questi episodi.
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