Litigano sull’eredità: padre picchia la figlia e finisce in tribunale
LONGARONE. Botte per l’eredità. Una casa di famiglia ha guastato a tal punto i rapporti tra padre e figlia da provocare anche degli scontri fisici. Antonio De Marco è finito in tribunale per lesioni aggravate e il processo comincerà alla fine di febbraio, dopo il rinvio di ieri mattina per lo sciopero degli avvocati.
L’episodio incriminato sarebbe accaduto il 28 settembre di tre anni fa, a Longarone. Al culmine di una delle tante discussioni sull’abitazione di proprietà della moglie, l’uomo avrebbe strattonato la figlia, tanto da farla cadere a terra. In un secondo momento, le avrebbe calpestato il costato con un piede, provocandole la frattura della sesta e della settima costola di destra. Dopo essersi ripresa dal dolore, la donna è andata al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Belluno, dove i medici l’hanno sottoposta a tutta una serie di esami, diagnosticandole lesioni per una prognosi della durata di oltre venti giorni.
Il procedimento penale è partito d’ufficio e le indagini preliminari della Procura hanno portato l’uomo di fronte al giudice Coniglio. L’imputato è difeso di fiducia dall’avvocato Maschietto del foro di Latina, mentre la figlia si costituirà parte civile con Mauro Gasperin e, quando sarà il momento, potrà chiedere un risarcimento dei danni sofferti, accanto alla condanna alla pena ritenuta di giustizia.
Nell’udienza filtro di ieri mattina, gli avvocati hanno aderito all’astensione della categoria, costringendo il giudice a provvedere a un rinvio al 27 febbraio. È in quell’occasione che sarà aperto il dibattimento e saranno presentate le liste dei testimoni da sentire. —
G.S.
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