Litigio di coppia fa saltare la festa
CESIOMAGGIORE. La festa (non autorizzata) è finita. Anzi, non è nemmeno cominciata. L’arrivo in val Canzoi dei carabinieri della Compagnia di Feltre ha fatto volatilizzare gli organizzatori di una specie di rave party e quelli che avrebbero voluto ballarci: in tutto una ventina di persone. Numeri da festicciola privata, con il disc jockey che a un certo punto mette su il lentone da guancia a guancia. Impossibile che a qualcuno dei militari sia arrivato un whatsApp sul telefonino o un post su facebook, perché di solito il passaparola utilizzato è questo. Si pensava anche a una segnalazione da parte di qualcuno, che ha visto troppa gente in un colpo solo, in una zona solitamente meno frequentata, per di più a notte fonda. Ma alla fine è stata solo una litigata tra due fidanzatini: lei voleva assolutamente esserci a questo evento notturno, lui aveva altri programmi non condivisi e ha deciso di rovinarla a tutti con una telefonata al 112.
I lampeggianti di due gazzelle si sono accesi verso le due del mattino, un secondo dopo il clic del cellulare e le pattuglie si sono dirette verso la valle sopra Cesiomaggiore, intercettando questa allegra comitiva di persone che aveva tutto il necessario per allestire la festa a base di musica elettronica e sicuramente qualcosa da bere. Mancava un qualsiasi tipo di autorizzazione e i ragazzi sono stati invitati a tornare a casa. Non hanno opposto resistenza e non ci sono state denunce per invasione di terreni, tanto meno per l’ipotesi di reato di disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone. Non è uscita nemmeno una nota sintetica dai diffusori e lo con fermano i gestori dei rifugi della zona. Nessun rumore molesto. Niente.
Ai primi di agosto c’era stata una decina di denunce dei militari del Comando di Belluno, per un’altra festa illegale, questa a Poiatte, sulle rive del lago di Santa Croce. Nessun problema anzi con quelle ufficiali nei dintorni. Ma alle 2.30 ai carabinieri era arrivata la chiamata di un privato che lamentava di non poter dormire per il frastuono che gli entrava in camera dalla finestra. Quando i militari erano arrivati, fuggi fuggi generale, mentre erano rimaste lì casse, mixer e dischi. Tutto l’occorrente per una notte musicale non autorizzata nei pressi della spiaggia e di una casa disabitata.
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