Lo Iulm si porta via la sua biblioteca

Il rettore Giovanni Puglisi ha esercitato la facoltà di recesso dall’accordo con il Comune. Il trasloco inizierà già oggi
Di Raffale Scottini

FELTRE. Lo Iulm ha deciso di portarsi via i libri – si parla di 36 mila volumi - che aveva lasciato a Feltre dopo aver abbandonato la città come ateneo. Il rettore Giovanni Puglisi, che in un primo momento aveva concesso in comodato (annuale con rinnovo tacito) al Comune il proprio patrimonio di testi, sfruttando una clausola nel contratto ha esercitato la facoltà di recesso.

Il risultato, ed è una doccia fredda, è che ieri c’è stata la visita della responsabile della biblioteca dell’ateneo milanese che ha visionato gli scaffali e da oggi viene data esecuzione al trasporto.

È stato il consigliere della minoranza di centrodestra Ennio Trento, ieri con una domanda di attualità in apertura del consiglio comunale dedicato alla viabilità, a sollevare la questione, passata finora sotto silenzio.

I mesi scorsi – si è scoperto ieri sera – ci sono stati di tentativi serrati da parte dell’amministrazione di far cambiare idea al rettore o quantomeno a convincerlo a lasciare a Feltre, se non tutti, almeno una parte dei libri. Ma anche le ultime flebili speranze però sono svanite. Impietosamente.

Restano rabbia e frustrazione. Le sintetizza Ennio Trento: «È una sconfitta e un indebolimento per la città», dice il consigliere di opposizione, amareggiato. «È desolante quello che sta succedendo. Anche alcuni libri del Centro Buzzati sono di proprietà dello Iulm, sono preoccupato che si prendano anche quelli». Allarga le braccia il sindaco Paolo Perenzin, non senza aver tentato a più riprese la via della mediazione, contattando non solo il rettore Puglisi (dal quale era arrivata una lettera che è una pietra tombale), ma anche il direttore Rizzoli e altri rappresentanti dell’università.

Il primo cittadino ha sempre ribadito l’importanza del patrimonio librario, facendo presente anche gli investimenti fatti a palazzo Borgasio (con l’intenzione di potenziare ulteriormente quella sede con altri interventi già in programma) all’interno del disegno del polo bibliotecario con le Scuderia Napoleoniche, dove nel frattempo sono confluiti anche i volumi dell’ex Comunità montana e quelli trasferiti dalla vecchia biblioteca civica.

Ci sono stati contatti, incontri e il sindaco ha sperato fino all’ultimo di riuscire a trovare un’intesa con il rettore Puglisi «che però non ha voluto sentire ragioni», ha raccontato Paolo Perenzin.

«La doccia fredda è arrivata il 10 luglio con la comunicazione che bisognava dare esecuzione al trasferimento dei libri. Negli ultimi giorni c’è stata un’accelerazione in senso negativo».

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