Lo J'Adore: «Denunceremo i maleducati»
BELLUNO. Chiuso per maleducazione. La gestione del J’Adore di Salce ha ricevuto ieri mattina un provvedimento amministrativo firmato dal questore Attilio Ingrassia. Le porte non si apriranno per una settimana, dopo alcune lamentele dei vicini e del comitato dei cittadini della frazione, a proposito di altrettanti gesti maleducati da parte dei frequentatori del locale notturno.
La direzione non si è limitata a incassare, ma ha incaricato un legale di fiducia: prossimamente non sarà sufficiente l’allontanamento, ma scatterà una denuncia. Può essere un deterrente per le prossime settimane: «Siamo molto amareggiati», rimarca Giuseppe Acampora, «perché non abbiamo responsabilità per quello che ci sta succedendo. Il problema sta nella maleducazione di qualcuno che si sente autorizzato a comportarsi male, provocando disturbo nella maniere più varie. A suo tempo, avevo detto di non poter fare la baby sitter dei nostri clienti e ne sono ancora convinto, ma adesso basta».
Signori, si cambia. Game over della pazienza: «Stiamo valutando una serie d’iniziative, nei confronti di chi non sa proprio divertirsi. D’ora in poi, non sarà sufficiente allontanare chi disturba o si lascia andare ad atti di maleducazione. Ci sarà una denuncia e questo mi sembra un buon deterrente, in grado di calmare qualcuno».
A metà novembre, c’era stato un incontro con il sindaco Jacopo Massaro e i rappresentanti del comitato: «Che era andato bene, nel senso che avevamo ascoltato le loro proposte e ne avevamo presentate a nostra volta. Io e i miei soci viviamo di questa attività e abbiamo tutto l’interesse a portarla avanti nella maniera migliore possibile. Siamo a Salce ormai da tre anni e abbiamo preso tutte le iniziative necessarie a limitare la maleducazione, addirittura impedendo il traffico verso Col di Salce. Un’altra cosa che vorremmo fare è illuminare a giorno il parcheggio, affrontando una spesa non indifferente. Accettiamo a malincuore questo provvedimento, ma non ci arrendiamo e tueliamo chi si diverte in maniera sana».
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