Lo sfalcio prati sarà anticipato a fine giugno

L’anno scorso c’erano state molte lamentele per la pulizia dei sentieri, eseguita a luglio inoltrato

BELLUNO. Tagliare l’erba lungo le strade di accesso al Colle e sui sentieri alla fine di luglio è troppo tardi. L’anno scorso non erano mancate le lamentele, ma quest’anno la situazione dovrebbe essere diversa. «Abbiamo fatto presente al sindaco e all’Unione montana che era stato un problema gestire gli sfalci in questo modo, ci hanno promesso che quest’anno andrà diversamente», spiega il presidente dell'Alpe Maurizio Curti.

Lo conferma Orlando Dal Farra, presidente dell’Um bellunese: «Sono diversi i soggetti deputati a sfalciare sul Nevegal», ricorda. «C’è una strada di accesso provinciale, poi ci sono le strade comunali e i sentieri. La prossima settimana faremo un incontro con il Comune e i servizi forestali regionali per decidere come agire sulla gestione del verde. Di sicuro dovremo intervenire due volte, una sola non è sufficiente. Pensiamo di organizzare un’operazione a fine giugno e un’altra ai primi di agosto».

L’Alpe, dal canto suo, ha fatto un accordo con dei privati, che si occupano di tagliare l’erba nei terreni che ricadono sotto la sua gestione. Per gli altri, quelli comunali e lungo la strada provinciale, non può che attendere che gli enti pubblici facciano la loro parte.

Il Comune la farà pagando anche la promozione del Nevegal. Lo ha fatto negli anni scorsi («ma non sempre, solo quando potevamo», precisa il sindaco Massaro), proseguirà nel 2016: «Da quest’anno faremo una promozione complessiva della città di Belluno, non c’è un capitolo dedicato esclusivamente al Colle», precisa Massaro. «Si va verso una comunicazione turistica di tipo unitario, a livello di vallata».

Il Comune pagherà anche le manutenzioni necessarie per le piste bike, delegando l'esecuzione dei lavori all’Unione montana. L’Alpe aveva inviato una lettera a Palazzo Rosso a novembre 2015, chiedendo un sostegno per le attività.

Per quanto riguarda invece l’apertura dell’ufficio turistico sul Colle, la situazione è in stand by. Il sindaco assicura che a gestirlo sarà la Fondazione teatri, ma il presidente Renzo Poloni dice di aver dato solo una disponibilità, qualche mese fa. Manca una carta, una convenzione, un documento che dia la gestione dello Iat sul Colle alla Fondazione teatri. «In ogni caso, se ci dicessero di aprirlo potremmo essere operativi nel giro di qualche giorno», assicura Poloni. «E penso che sarebbe necessario un ufficio di questo tipo sul Nevegal». (a.f.)

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