Lo Spisal ha controllato 248 aziende bellunesi

Imprese alimentari, metalmeccaniche e occhialerie le più controllate per verificare il rispetto delle norme anti Covid

BELLUNO

Sono stati 248 i sopralluoghi da parte dello Spisal di Belluno nelle aziende alimentari, metalmeccaniche e dell’occhialeria, nei due mesi da marzo a fine aprile. E i controlli hanno coinvolto oltre 21 mila 660 lavoratori impiegati nelle aziende bellunesi dove i tecnici dello Spisal hanno effettuato le verifiche e il monitoraggio dei criteri di prevenzione.

Fra questi, l’accesso in azienda dei lavoratori e dei clienti e la gestione degli spazi comuni quali spogliatoi, sale mensa, spazi di ristoro, le pulizie e la sanificazione dei locali e delle attrezzature di uso comune, l’informazione data ai lavoratori per prevenire la diffusione del virus come le corrette regole di igiene ed il corretto lavaggio delle mani. E infine, il rispetto della distanza minima interpersonale di un metro e il corretto uso di mascherine.

Sono i dati diffusi ieri dal direttore generale dell’Usl Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, che hanno dato la misura dell’imponente lavoro intrapreso dai servizi dello Spisal, dal momento in cui si è dichiarata l’emergenza pandemia ad oggi.

Su 248 sopralluoghi, il settore più controllato con 96 verifiche (39% del totale), è stato quello di negozi alimentari, mense e supermercati.

Le aziende metalmeccaniche e elettromeccaniche visitate sono state 34 (14% dei controlli totali) e 20 (8%) sono le occhialerie dove lo Spisal ha finora verificato il rispetto dei criteri per prevenire la diffusività del virus.

Numerosi anche gli altri controlli: 15 a residenze socio assistenziali per anziani/Ctrp, 12 a ferramenta e consorzi agrari, 10 ad aziende del settore chimico-farmaceutico, 10 a banche, poste e assicurazioni, 9 a vivai, 6 ad aziende di autotrasporti, 4 ad aziende tessili, 4 a lavasecco, 3 a cantieri, 25 ad altre imprese.

L’azione autonoma e ben organizzata dalla dirigenza Usl e dagli uffici preposti, si è armonizzata con il documento sottoscritto il 14 marzo dalle sigle sindacali confederate e dai segretari generali Mauro De Carli (Cgil), Rudy Roffarè (Cisl) e Guglielmo Pisana (Uil).

Lo Spisal (Servizio prevenzione igiene sicurezza negli ambienti di lavoro) ha effettuato e continuerà ad effettuare controlli nelle aziende del territorio per applicare le normative di prevenzione collegate al Covid 19.

Vale sempre il principio che il datore di lavoro, in collaborazione con il servizio di Prevenzione e protezione e con il medico competente, faccia in modo che vengano rafforzate le norme di comportamento e di igiene per tutelare sia i lavoratori sia gli utenti esterni (anche occasionali).

Fra i comportamenti da tenere nei luoghi di lavoro c’è quello di evitare contatti stretti con soggetti che presentano sintomi respiratori senza adottare opportune precauzioni. Ma anche sensibilizzare al rispetto delle corrette indicazioni per l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie, mettendo anche a disposizione gel e detergenti per pulire a fondo le mani. Oltre che disporre una adeguata pulizia dei locali e delle postazioni di lavoro più facilmente toccate da lavoratori e utenti esterni. —


 

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