Lo storico Hotel Progresso cerca un acquirente

PIEVE DI CADORE
A.A.A. acquirente cercasi per lo storico hotel Progresso di Pieve. L’annuncio arriva direttamente dal proprietario, l’ex campione di bob olimpionico nel 1972 a Sapporo Enzo Vicario, che ha ereditato la struttura situata nel cuore di Pieve, un tempo albergo di lusso che ha ospitato, tra gli altri, la Regina Margherita e Giosuè Carducci.
Il Progresso è una struttura imponente con i suoi undicimila metri quadri per una ottantina di stanze che affacciano su piazza Tiziano, un tempo “salotto buono” delle vacanze dal sangue blu. Inaugurato nel 1848, l’albergo Progresso ha chiuso definitivamente i battenti nel 2007 non trovando la giusta continuità dopo che, nel 2007, la signora Ada Chierina Simonetto, mamma di Enzo, ha deciso di andare in pensione.
«Mia mamma aveva novant’anni ma non aveva alcuna intenzione di smettere di lavorare, l’albergo Progresso lo ha gestito da sola con sacrifici enormi per tantissimi anni», ha raccontato Enzo Vicario, 78enne nato a Pieve ma oggi residente a Teolo, «fu così che decidemmo di mandarla in pensione a forza. Lei, naturalmente, non era d’accordo. Era stanca ma non lo ha mai ammesso, neanche in punto di morte, avvenuta due anni dopo la chiusura dell’albergo».
Dopo la signora Ada Chierina il vuoto. L’albergo di Giosuè Carducci chiuso ed abbandonato. Unica soluzione per riabilitarlo? La vendita.
«Ho preso questa decisione», spiega Vicario, «ritenendola l’unica strada ad oggi percorribile. È una struttura di lusso, oggi sarebbe tranquillamente un cinque stelle. Sui tre piani ha pavimenti in granulato veneziano. Nei saloni ci sono anche alcuni affreschi. Valore? Difficile dirlo. La stima supera i due milioni e mezzo di euro ma il mercato immobiliare di oggi è quello che è».
Chi si occuperà delle trattative?
«Il sottoscritto in carne ed ossa. Ho 78 anni ma sono ancora lucido. Oggi sono in pensione ma sono stato commercialista, conosco bene le procedure».
A chi, oggi, potrebbe interessare il rilancio dell’albergo Progresso?
«Non lo so, non credo esista un target ben delineato, di sicuro si tratta di un albergo che ha segnato la storia del territorio cadorino. Qui hanno alloggiato per le proprie vacanze figure illustri. Vertici istituzionali, ricordo un presidente della corte di cassazione. La famiglia Savoia trascorreva qui le proprie vacanze per poi trasferirsi nella vicina Perarolo. Il Progresso era insieme al Gran Caffè Tiziano il punto di riferimento del Cadore, salotto culturale del Veneto ad alta quota».
Discorso a parte lo merita Giosué Carducci.
«Ha alloggiato al Progresso per la prima volta nel 1892, un evento celebrato da una targa ricordo ancora ben visibile seppur sbiadita, situata sulla facciata della struttura. È tornato a Pieve altre due volte, l’ultima nel 1909 sfruttando le circostanze per produrre alcune delle sue celebri opere, su tutte l’ode al Cadore. Tempi passati. Oggi l’appeal potrebbe essere rappresentato dalle future Olimpiadi, così come sta avvenendo per Cortina dove il mercato immobiliare vive una fase di rilancio coinvolgendo anche gli alberghi. La speranza è che quella verve possa uscire dai confini ampezzani coinvolgendo ad ampio raggio tutto il territorio circostante, Pieve compresa». —
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