«L'obiettivo è l'autonomia della Provincia»

I due gruppi di minoranza del comune aderiscono ufficialmente al movimento referendario "Belluno provincia autonoma".  I gruppi "Lamon" di Pietro Gaio, Gino Pante, Marco Bee, Roberto Pitus e Samuel Facen, e il gruppo "Misto" di Giampaolo Todesco e Daniele Dalla Valle, usciti dalla minoranza e passati all'opposizione, dunque, si aggregano alle molteplici adesioni per l'autonomia della Provincia da parte di cittadini lamonesi.  «E' questo un importante tassello», sottolineano i consiglieri di minoranza che già avevano aderito singolarmente alla proposta di referendu, «che dà vita ad una realtà nuova, in quanto delinea una chiara inversione di tendenza sull'altopiano: i lamonesi ora sono a maggioranza per la provincia autonoma di Belluno».  Per i nuovi sostenitori del referendum sull'altopiano lamonese, «il cosiddetto passaggio al Trentino che era stato il cavallo di battaglia per vincere le elezioni nel 2007, si è trasformato in una battaglia senza fine per l'attuale maggioranza, una strada sempre più solitaria nel panorama della politica bellunese».  A conferma di ciò, evidenziano i sottoscrittori, emerge che a favore del referendum bellunese si è creato un vero e proprio partito trasversale costituito dal «movimento delle 17.500 firme Pd, Pdl, Lega e altri».  «Ma soprattutto a ritenere superata l'iniziativa secessionista pro Trentino sono quei numerosi cittadini lamonesi che hanno volontariamente sottoscritto la richiesta di referendum per Belluno provincia autonoma. Pertanto è proprio a questi ultimi che le minoranze lamonesi si uniscono, convinte della bontà dell'iniziativa».  L'obiettivo che la provincia persegue sostenendo l'autonomia, ricordano i consiglieri lamonesi dei due gruppi minoritari che hanno aderito al referendum, è quello di avere garantiti identità, reddito pro capite, politiche economiche e sociali adeguate e competenze sul territorio locale.