L’occhialeria ora batte la crisi

Export in crescita a due cifre nel 2011. Boom sui mercati internazionali, soffre quello interno
CRISI NELL' OCCHIALERIA
CRISI NELL' OCCHIALERIA

BELLUNO L’occhiale non conosce crisi all’estero, con crescite a due cifre; il mercato italiano invece «non reagisce», segnando «solo» uno 0.4% in più. Performances che altri settori vorrebbero mietere: l’occhialeria (900 industrie per 16mila addetti, un migliaio di contratti a tempo determinato) nel 2011 ha registrato aumenti (dati Anfao alla mano), di un quasi +11% di esportazioni e un +13,6% di attivo nella bilancia commerciale, con una produzione aumentata dell’8,2%. A guidare l’export di montature sono Hong Kong (+81%), Russia con quasi il 50% in più sul 2010, Emirati arabi col 32%, Polonia e Germania (per produzioni organizzate nei paesi). Nell’export di occhiali da sole primeggiano Cina (+58,8%), Germania e Hong Kong con punte del 27%, Arabia e Thailandia, Uruguay, Cile e Kuwait (+53%). In questo clima quasi «euforico» si apre domenica la 42. Mido, il più importante appuntamento a livello internazionale dedicato al settore: sei padiglioni, aree tematiche, più di 1000 espositori da oltre una quarantina di Paesi, tutte le più grandi aziende del mondo, oltre a nuove piccole realtà produttive e espressioni legate alla distribuzione organizzata.

Soddisfazione in casa Anfao, ma anche indicazioni per affrontare il ristagno dell’economia nel biennio 2012-2013: l’export, nei primi mesi di quest’anno sta infatti crescendo ma con percentuali inferiori rispetto a quelle avute nel 2011: i consumi sono deboli e le previsioni internazionali al ribasso. Le imprese sono invitate a «un cambio di passo e nuove modalità di approccio ai mercati», dichiara Anfao «per vincerle sembrano necessari una strategia differenziata e il controllo dei nuovi mercati attraverso nuovi investimenti». Tornando ai dati, la crisi nell’Eurozona s’è iniziata a sentire nell’ultimo trimestre 2011 ed è proseguita nel primo del 2012. Nonostante questo, la produzione ha segnato 2.650 milioni (+8.2%).

A incidere è stato l’export, costantemente in trend positivo a due cifre per tutta la prima parte dell’anno, a fronte di un mercato interno rimasto stabile nei valori. La bilancia commerciale chiude in attivo con 1644 milioni di saldo export-import: un export (montature, occhiali da sole e vista) per 2451 milioni, 1634 solo di occhiali da sole. Sul mercato interno lo 0,4% in più pari a 1006 milioni. Ora si spera nella Mido, così il presidente Cirillo Marcolin: «Un salone che contribuisce a dare nuovo slancio all’occhialeria». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi