«L’occhialeria tiene bene e si sta anche assumendo»

La presidente di Sipao, Lorraine Berton parla di un “ritorno” al prodotto di qualità, «al Made in Italy. E questo vale anche per le nostre piccole imprese»

BELLUNO. L’occhialeria bellunese, nelle piccole e medie imprese, tiene il ritmo del mercato e ha ripreso anche ad assumere, anche a tempo indeterminato.

Parola di Lorraine Berton, presidente di Sipao (Sezione industria produttrici di articoli per occhialeria) che si dice cautamente soddisfatta dal trend che sta assumendo il comparto.

«I momenti restano difficili», spiega Berton, «come è evidente a tutti, ma il settore dell’occhiale sta andando bene. Di ripresa non si può parlare, sarebbe improprio, bensì di un reale ritorno al Made in Italy, al prodotto di nicchia. E questo vale anche per le piccole aziende artigiane che hanno il desiderio di mettere sul mercato un prodotto fatto bene, di grande qualità».

Vista la crisi economica sempre forte, l’imprenditore deve spesso fare i conti con una clientela che cerca sempre di strappare qualcosa nel prezzo al ribasso.

«Siamo sempre stressati da questa richiesta di abbassare il prezzo dei nostri occhiali e degli articoli collegati», prosegue la presidente di Sipao, «ma non possiamo cedere, tra l’altro con una burocrazia che ci soffoca sempre di più».

Nell’occhialeria si vedono già gli effetti del Jobs Act e delle agevolazioni fiscali messe in atto dal governo Renzi quest’anno.

«Queste manovre governative stanno avendo dei grandi risultati», dichiara la Berton, che ne spiega il motivo. «Questi strumenti sono stati utilizzati moltissimo dagli industriali. Tanti ne parlano male, ma vorrei che vedessero come si illuminano gli occhi dei ragazzi quando viene loro comunicato che saranno assunti, seppur a tempo determinato. D’altra parte», prosegue ancora l’imprenditrice, «siamo tutti in gioco, sempre. Jobs Act e agevolazioni hanno stimolato il mercato sia interno che esterno. E credo che il 95% dei nuovi assunti potrà avere il posto fisso».

A trainare il comparto resta sempre l’esportazione soprattutto all’estero, «visto che il mercato interno ancora non tira tantissimo. Invece l’export va alla grande, trainato anche dalla richiesta di Made in Italy che sta continuamente salendo».

Alcuni mercati restano un po’ off limits per tutti, «forse sbagliando, chi lo sa», ammette la presidente, «ma d’altra parte non vogliamo rischiare di aumentare i fatturati, con la paura di non venir pagati o che gli ordini ci vengano bloccati». (p.d.a.)

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