Longarone: disposta una perizia sul campo inquinato dal depuratore
Una perizia, diposta dal presidente del tribunale di Belluno, Sergio Trentanovi, dovrà stabilire se un terreno a Logarone è stato inquinato
Il depuratore di Longarone al centro di un contenzioso civile
BELLUNO. Una perizia, diposta dal presidente del tribunale di Belluno, Sergio Trentanovi, dovrà stabilire se un terreno a Logarone è stato inquinato. L'accertamento tecnico preventivo, in sede civile, è stato affidato all'ingegner Luigi De Gasperin e si lega all'inchiesta avviata, nell'aprile dell'anno scorso, dalla procura della Repubblica di Belluno, per un presunto mal funzionamento del depuratore di Villanova a Longarone. Il depuratore, che lavora sia gli scarichi civili che quelli industriali del paese, avrebbe una struttura insufficiente a trattare il carico in ingresso. Tant'è che negli ultimi mesi del fine 2009, l'Arpav avrebbe effettuato delle analisi su campioni prelevati dal depuratore e a valle di esso, evidenziando una notevole presenza di inquinanti. Secondo indiscrezioni, parte dell'acqua in uscita dall'impianto di Villanova non verrebbe depurata, perché gli apporti sarebbero superiori alle capacità di trattamento della struttura. Le acque in eccesso uscirebbero attraverso gli sfioratori e finirebbero, così come sono, nel Piave. L'inchiesta penale è tuttora in corso, ma nell'ambito civile, nelle ultime ore, sono emerse delle novità. Il proprietario di un terreno a Longarone, infatti, è pronto ad avviare una causa civile nel caso l'accertamento tecnico preventivo, disposto dal presidente del tribunale di Belluno, dimostri l'effettivo inquinamento. L'appezzamento è di proprietà di un legale del foro di Padova. All'udienza di affidamento dell'incarico della perizia erano presenti anche i legali del Comune di Longarone (rappresentato dallo studio Paniz), del Bim (con l'avvocato Massimo Moretti) e di Ecomont (con l'avvocato Nive Lorenzato). È, infatti, contro i tre enti che il privato agirebbe nel caso l'inquinamento fosse provato. Il Comune come proprietario e Bim ed Ecomont come gestore del depuratore.
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