Longarone, minorenni i vandali della piscina
LONGARONE. Otto ragazzini di età compresa fra i tredici e i sedici anni: un gruppetto di minorenni è stato individuato come autore degli atti di vandalismo commessi nella piscina di Longarone. Vandalismi avvenuti ancora domenica pomeriggio.
I danneggiamenti sono stati scoperti nei giorni scorsi nella piscina di Longarone, una struttura chiusa e interdetta al pubblico da ormai alcuni anni.
Il fatto è avvenuto domenica pomeriggio quando un gruppo di persone si è introdotto nell'edificio forzando una delle porte laterali di ingresso (che sono bloccate con dei lucchetti) procedendo ad una serie di bravate e danneggiamenti come la rottura delle manichette antincendio e degli estintori, la rimozione della griglia della vasca idromassaggio, spingendosi anche ad introdursi dentro una delle vasche, che al momento sono vuote, per giocare a pallone. In totale i danni sarebbero significativi: attorno ai 3000 euro circa. Gli autori di tutta questa azione sono già stati individuati grazie alla testimonianza di alcuni giovani che si trovavano nelle vicinanze per l'allenamento di calcio nei pressi del palasport e dello stadio.
Questi ragazzi, insospettiti dai rumori provenienti dalla zona della piscina, hanno subito chiamato alcuni loro amici e hanno colto sul fatto i vandali che se la sono data a gambe. Questa fuga è servita poco perché i testimoni nel giorni successivi si sono recati in questura per le identificazioni dei responsabili e le forze dell'ordine sono risalite ad individuare i colpevoli ovvero un gruppo di 8 ragazzi del posto di età compresa tra i 13 e 16 anni.
Ora i giovani e le loro famiglie dovranno spiegare le motivazioni di questo grave e assurdo gesto che si è rivelato un vero e proprio vandalismo fine a se stesso e probabilmente premeditato date le modalità di esecuzione, e che non è degenerato in peggio, con furti di oggetti o materiali di valore.
Profondo rammarico per l'accaduto da parte del sindaco di Longarone Roberto Padrin: «questi sono gesti sconcertanti che non portano a nulla, delle distruzioni fine a se stesse. Nei prossimi giorni incontrerò i giovani e le loro famiglie per capire perché è stato compiuto un atto del genere che ha danneggiato gravemente una struttura pubblica.»
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