L’ordigno bellico rimosso e fatto brillare

Due artificieri al lavoro ieri mattina a Cortina in frazione Campo. I carabinieri: «Operazione di routine»

CORTINA. È stato rimosso dagli artificieri dell'Esercito, il proiettile d'artiglieria trovato in un cantiere edile in località Campo di Sopra, a Cortina. Si tratta di un residuato bellico della Grande Guerra, rinvenuto da alcuni operai mentre scavavano per la realizzazione di un garage abbinato alla casa del figlio di Montezemolo.

Al recupero, ieri mattina, erano presenti, oltre ai due artificieri del Genio, anche un'ambulanza della Croce Rossa e un carabiniere del Soccorso Alpino di Cortina. Gli artificieri, aiutati dagli operai dell'impresa edile, hanno caricato il proiettile su una carriola, per caricarlo poi sul furgone dell'esercito. Da qui lo hanno portato a Cimabanche, dove è stato poi fatto brillare. I due militari hanno confermato che il proiettile era ancora carico di esplosivo.

«Brillature di ordigni bellici ce ne sono spesso nelle nostre zone», ha spiegato il maggiore Cristiano Rocchi, comandante della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo. «In montagna riceviamo ogni anno parecchie segnalazioni. Noi verifichiamo la presenza dei residuati bellici, collochiamo il manufatto in un'area sicura e chiamiamo gli artificieri per il recupero e per la brillatura. Di solito si attendono anche dei mesi prima di recuperare il residuato, ma in questo caso, essendo il proiettile in un centro abitato, l'intervento è stato tempestivo».

La segnalazione ai carabinieri è di giovedì scorso; in una settimana, seguendo la procedura d'urgenza, è stato fatto l'intervento. In ogni caso, la ditta che esegue i lavori di ristrutturazione ha potuto comunque andare avanti, dopo che i carabinieri avevano isolato e coperto l'ordigno.

«In genere», spiega Rocchi, «non diamo comunicazione di questi episodi, ma in questo caso il Comune di Cortina ha ritenuto di emettere un comunicato per evitare allarmismi».

Alcune persone, incuriosite, si sono avvicinate al cantiere, per assistere alla rimozione del proiettile, e per vedere le sue dimensioni, che non erano poi così ridotte. Proiettili simili, ricordano gli abitanti della frazione di Campo, erano stati rinvenuti anche vicino alla chiesa di San Candido, di fronte al cantiere, segno che Campo fu una zona di bombardamenti a Cortina durante la Prima Guerra Mondiale.

Marina Menardi

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