L’Ordine dei medici: «Atto dovuto per l’intera comunità»

BELLUNO. «Sul tema dei vaccini come Ordine dei medici ci siamo ritrovati la settimana scorsa per ribadire l’importanza che essi rivestono nella prevenzione di alcune malattie, ma anche dell’importanza...

BELLUNO. «Sul tema dei vaccini come Ordine dei medici ci siamo ritrovati la settimana scorsa per ribadire l’importanza che essi rivestono nella prevenzione di alcune malattie, ma anche dell’importanza del ruolo del medico nell’indirizzare le famiglie verso questa strada».

Ordine dei medici. Il presidente dell’Ordine provinciale, Umberto Rossa strappa una lancia a favore della decisione del governo di imporre l’obbligatorietà dei 12 sieri ai bambini in età prescolare. «Il vaccino è un farmaco che rientra in una terapia molto sicura con effetti collaterali molto scarsi. I suoi effetti benefici si riscontrano sia sull’individuo sia sull’intera salute pubblica. Ultimamente, anche a causa del movimento antivaccinale che si è andato sempre più allargando, la percentuale dei bambini che hanno seguito la profilassi è diminuita. La presa di posizione del governo su questo fronte non è altro che prendere atto di un atteggiamento doveroso verso l’intera collettività».

«Il fatto positivo di questa norma», prosegue il presidente dei medici, «al di là delle sanzioni o meno che saranno applicate, è che fa capire alle persone che la vaccinazione è una cosa buona per se stessa, per i propri figli e per la società».

Rossa lancia però l’allarme: «Il calo dei vaccinati ci preoccupa e gli effetti di queste scelte si stanno vedendo in questi giorni con i casi gravi di morbillo. Una malattia come questa, che sembrava debellata, sta infatti ritornando. A questo punto intendiamo come medici sensibilizzare tutti i nostri colleghi su questo problema. Perché noi abbiamo una grande responsabilità a cui non possiamo rinunciare, cioè far capire la bontà dell’uso di questo presidio terapeutico e la sua innocuità».

Genitori. «Condivido la scelta di rendere obbligatori i vaccini», precisa anche Katiuscia Trentin, presidente provinciale dell’associazione bellunese genitori scuole cattoliche. «Tutto è nato quattro anni fa quando si è iniziato a leggere soprattutto sui social network di presunti danni causati a bambini dopo la vaccinazione. Io ho sempre vaccinato i miei figli perché credo nell’utilità di queste profilassi. Su questo tema o si è d’accordo o non lo si è».

I dati. Nel 2015 per i sieri obbligatori quali antipolio, antitetanica, anti difterite, pertosse, emofilo ed epatite si era raggiunta una copertura del 94% nell’Usl 1, percentuale leggermente al di sotto della soglia consigliata dalla Regione del 95%. Per la profilassi facoltativa quali morbillo, parotite, rosolia si è passati dal 93% all’88%. (p.d.a.)

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