L’orgoglio dei sindaci: «Grande maturità»

Ora parte la sfida della ricerca dei cofinanziamenti, il primo obiettivo è fermare lo spopolamento
L'ospedale di Agordo
L'ospedale di Agordo

BELLUNO. La soddisfazione dei sindaci dei Comuni di confine è palpabile, non solo per la mole di finanziamenti in arrivo, ma anche per la capacità dimostrata nel condividerli con il resto della provincia, consapevoli che solo una crescita collettiva sarà davvero efficace per risolvere quello che viene definito il problema principe del bellunese: lo spopolamento.

Marco Staunovo Polacco, sindaco di Comelico Superiore, ha perso il 50% di abitanti in mezzo secolo: «I Comuni hanno mostrato grande maturità, con una concertazione continua e impegnativa. Nella nostra area i progetti sono determinanti contro lo spopolamento e per assecondare le richieste dei turisti, perché nemmeno Cortina può permettersi di fermarsi. Speriamo che altri enti, come la Regione, ci mettano del loro».

Il sindaco di Sovramonte, Federico Dalla Torre, cita i progetti per il Feltrino, dal cicloturismo agli investimenti nella sanità, parlando di «obiettivi importanti» e ne sa qualcosa Michele Costa, sindaco di Falcade, dove i soldi sono già arrivati: «Il Fondo era nato solo per i Comuni di confine, ma grazie alla condivisione avranno riflessi in tutto il territorio provinciale. Abbiamo guardato allo sviluppo complessivo con altruismo e per questo mi complimento con i colleghi. Trovarci a gestire cifre così importanti non è stato semplice, perché bisognava capire cosa serve davvero. I problemi non finiscono qui, ora bisogna trovare i cofinanziamenti, ma il lavoro è stato fatto bene».

Fa appello alla Regione anche il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, che avverte: «Se non reinvestirà in provincia, possiamo sempre togliere i soldi del Fondo dalla sanità» e ricorda l’impegno del Gal 2. L’orgoglio di un coinvolgimento provinciale arriva anche da Michele Balen, sindaco di Cesiomaggiore: «La responsabilità dimostrata dagli amministratori di confine è fuori dell’ordinario».

Chiosa la presidente della Provincia Daniela Larese Filon, che nell’assemblea del 22 presenterà i progetti a tutti i sindaci bellunesi, ma non nasconde la preoccupazione di essere all’altezza: «Ci sarà un lavoro da fare molto grosso, servono competenze e professionalità; con i 400 mila euro del monitoraggio metteremo in piedi una task force adeguata a sostegno dei comuni».

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