Lotta al cyberbullismo: la Postale scende in piazza

Venerdì 31 marzo arriva un pullman a Belluno con strumenti di ultima generazione:

«Spiegheremo agli studenti le insidie nascoste nel web»

Il camion della Polizia stradale che venerdì 31 marzo sarà in piazza a Belluno
Il camion della Polizia stradale che venerdì 31 marzo sarà in piazza a Belluno

In piazza per parlare del fenomeno del cyberbullismo. Ma anche degli atteggiamenti imprudenti da evitare quando si è alla guida. La priorità per le forze di polizia è prevenire reati, tra questi anche gli atteggiamenti dannosi legati ai social network. Come fare ciò? Accendendo i riflettori su queste tematiche e fornendo ai ragazzi strumenti per contrastarle in modo efficace.

È così spiegata l’iniziativa che venerdì porterà in piazza il truck della Polizia Postale, con gli agenti pronti a incontrare studenti delle medie e del biennio delle superiori per parlare di cyberbullismo. Un fenomeno che per fortuna in provincia è ancora sotto controllo: «A Belluno», dicono i responsabili, «non c’è bullismo, ma adescamento in rete, vittime soprattutto ragazzi tra i 13 e i 14 anni, sia femmine che maschi. Negli ultimi due anni sono state denunciate sei persone».

Persone che, fingendosi coetanee, avvicinano gli adolescenti per carpire loro foto, video, fino ad arrivare ad appuntamenti e a vere e proprie violenze sessuali: «Da noi la situazione è abbastanza sotto controllo», sottolinea il questore Giuseppe Maggese, «ma guai abbassare la guardia, bisogna fare di tutto dal punto di vista preventivo per evitare che le conseguenze possano aggravarsi».

Alla presentazione dell’iniziativa “Una vita da social” c’era, oltre al questore, la direttrice del Centro operativo sicurezza cibernetica della Polizia di Stato di Venezia, Tiziana Pagnozzi, il comandante della stradale di Belluno Salvatore Erich Atorino, il dirigente provinciale della polizia postale e il prefetto Mariano Savastano: «Il nostro obiettivo», dice la carica dello Stato, «è far sì che tutti i cittadini possano utilizzare il web in maniera consapevole, conoscendo le enormi potenzialità legate a esso, ma anche i pericoli, che vanno evidenziati per evitare che possano invadere la nostra sfera privata».

Una recente analisi portata avanti da Istat e Telefono azzurro ha sottolineato i gravi danni legati all’ iperconnessione in rete dei ragazzi: «Con la nostra iniziativa», ha detto Tiziana Pagnozzi, «vogliamo dare ai nostri giovani spunti per capire quali sono i pericoli, tra questi consigliamo grande attenzione verso il revenge porn e le challenge, le sfide in rete che tante volte hanno risvolti tragici».

Se ne parlerà venerdì, quando gli agenti saranno in piazza dei Martiri con un enorme camion allestito con strumenti di ultima generazione che mostreranno ai ragazzi le tante insidie legate al web.

In piazza ci saranno anche gli uomini della polizia stradale con l’iniziativa “In strada come in rete”. «In autostrada basta un secondo per leggere un messaggio whatsapp per percorrere cento metri», sottolinea il comandante Salvatore Erich Atorino. «E cosa dire di chi si filma al volante? Atteggiamenti pericolosi che abbiamo il dovere di correggere».

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