Lotta contro il tempo per la ciclopedonale lungo via Del Vesco
BELLUNO. La rigenerazione urbana va a braccetto con la sicurezza dei pedoni. Nel progetto della ciclovia del Piave è stata inserita anche la realizzazione di alcuni percorsi protetti per chi si muove a piedi e in bicicletta nella zona della Veneggia. A darne notizia è stato l’assessore Biagio Giannone, rispondendo ad una interrogazione presentata dalla Lega nel consiglio di lunedì. I consiglieri del Carroccio chiedevano di risolvere un problema di sicurezza in via Del Vesco: la strada è stretta, specie in prossimità del passaggio a livello, e manca un marciapiede. Un rischio per i pedoni, e sono numerosi, che la percorrono.
«Tra gli interventi del piano di rigenerazione urbana è contemplata la realizzazione di un tratto di percorso pedonale lungo via Vecellio e lungo via Del Vesco», ha spiegato Giannone. Il primo tratto andrebbe a risolvere il problema della sicurezza fra l’ex discoteca Concorde e lo stabilimento della ex Invensys; il secondo darebbe anche continuità alla pista ciclopedonale presente in via Ugo Neri (la strada interna della Veneggia). Si cerca anche di fare un percorso protetto nei pressi della caserma Piave.
Il percorso pedonale in via Del Vesco, richiesto dalla Lega, è in realtà già inserito fra gli obiettivi dell’assessorato alle manutenzioni e alla viabilità, così come la sistemazione del ponte davanti al centro commerciale Veneggia. Qui i parapetti sono bassi, perché negli anni la strada è stata asfaltata (ha spiegato sempre Giannone) senza che venisse effettuata preventivamente la fresatura. «È comunque in fase di studio un progetto», ha ricordato l’assessore, «per realizzare un marciapiede in quella zona, costruendo una passerella pedonale affiancata al ponte».
È difficile che questo intervento possa essere realizzato all’interno del piano di rigenerazione urbana già finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Ci sono maggiori speranze, invece, per la ciclopedonale in via Del Vesco. «È in fase di predisposizione il progetto definitivo, che va consegnato entro l’8 giugno», spiega l’assessore all’urbanistica Franco Frison. «Il progettista sta verificando la fattibilità dei vari interventi che si potrebbero fare alla Veneggia». Questione di procedure urbanistiche ma, soprattutto, questione di espropri. Per fare i percorsi protetti bisogna usare dei terreni che non sono comunali, e potrebbe mancare il tempo necessario per fare tutte le pratiche. Entro l’8 giugno il quadro sarà chiaro.
Il 31 maggio, intanto, si svolgerà la conferenza dei servizi per l’approvazione dei progetti del piano di rigenerazione urbana di iniziativa comunale (piazzale della stazione, chiesa dei Gesuiti, Crepadona, le ciclovie, le Gabelli, l’ex caserma Piave). Dall’8 giugno decorreranno ulteriori 60 giorni per la predisposizione dei progetti esecutivi. Solo da metà agosto in poi, dunque, potranno partire le gare per appaltare i lavori.
Strade da asfaltare. In merito alla richiesta della Lega di sistemare via Tisson, fra Castoi e Madeago, Giannone in consiglio ha spiegato che il piano asfalti è stato approvato il 5 marzo e che quest’anno si è dato particolare riguardo alle frazioni. Infatti saranno asfaltati una parte di via Col di Roanza, via Villiago e via Tassei in località Sambuga. Sono previsti interventi di bitumatura anche in via Caffi, via Cusighe e via Pedecastello, per un importo complessivo dei lavori di 100 mila euro.
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