Lotta dei vigili ai furbetti del pass invalidi

 La polizia locale sta aumentando i controlli sui parcheggi riservati agli invalidi. Il comandante Gustavo Dalla Ca’ e i suoi ragazzi in divisa si sono accorti che parecchi ne approfittano

BELLUNO. I furbetti del permessino. La polizia locale sta aumentando i controlli sui parcheggi riservati agli invalidi. Il comandante Gustavo Dalla Ca’ e i suoi ragazzi in divisa si sono accorti che in parecchi ne approfittano, pur non essendo invalidi o impegnati nell’accompagnamento. Piovono multe, al ritmo di quattro o cinque alla settimana. E sono tra le più odiose, nel momento in cui qualcuno approfitta del diritto di un’altra persona, che magari ha bisogno anche dell’indispensabile spazio accanto alla portiera, per sistemare la sedia a rotelle e scendere.

Meglio ritardare qualche minuto con il disco orario che parcheggiare in maniera così visibilmente illegale, sulle strisce gialle: «Stanno calando le infrazioni, che riguardano il minutaggio», osserva Dalla Ca’, «e questo è un fenomeno inevitabilmente legato alla crisi economica. Fa male alle tasche trovare un verbale sotto il tergicristallo. Mentre purtroppo continuiamo a rilevare infrazioni sugli stalli gialli e questo è particolarmente preoccupante, perché si tratta di un fatto di civiltà. Di buona educazione. Capita sempre più spesso che a usufruire del permesso sia qualche parente di invalidi, che non ha problemi di deambulazione, ma semplicemente va al lavoro e deve parcheggiare il più possibile vicino. In questi casi, non ci può essere alcuna comprensione e, tanto per cominciare, la multa è inevitabile».

Le zone più controllate sono anche quelle più centrali, dove maggiore è la necessità di posti, in corrispondenza degli uffici: «Stiamo facendo delle verifiche ancora più intense nelle piazze Duomo, dei Martiri e Piloni. È qui che si parcheggia più volentieri in maniera abusiva, pensando che quel pass sul vetro dia tutti i diritti. Accanto alle ammende, c’è la scoperta che più di qualcuno ci sta marciando».

I vigili urbani girano tutto il giorno per la città e registrano di persona lo svuotamento inerorabile del centro storico: «C’è sempre meno gente, è vero», chiude Dalla Ca’, «pare quasi che i bellunesi ci vengano soltanto per motivi di lavoro e non per il piacere di fare una passeggiata. I parcheggi funzionano lo stesso, anche quelli a pagamento, ma è evidente che manca la gente, con tutti i problemi che questo provoca». (g.s.)

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